Palermo, il mondo nuovo del presidente Giammarva: “Andavo allo stadio per studiare le carte, oggi mi sento un tifoso. In trasferta a Bari…”

Il calcio era un universo a lui del tutto ignoto. Profilo stimato e di rilievo ma con tutt'altro background professionale, Giovanni Giammarva si è trovato catapultato in una realtà totalmente nuova. Nominato presidente del Palermo con l'intento principale di gestire ed ottimizzare risorse e ramo amministrativo del club in un frangente non semplice. Far quadrare i conti e dimostrare solidità finanziaria, solvibilità e regolarità in sede di bilancio. Una missione che pone le sue basi lontano dal terreno di gioco, teatro e scrigno della magia e delle emozioni generate da questo sport.

Atmosfera che, seppur da neofita, non ha lasciato indifferente il nuovo presidente del Palermo.

I pensieri in libertà di Giovanni Giammarva riportati sull'edizione odierna del “Corriere dello Sport”: “Il calcio è patrimonio di tutti, un sentimento che si è fatto strada quando ho conosciuto Zamparini. Non nascondo che oggi mi sento come un tifoso. Ho vissuto l’esordio, in trasferta, a Bari con l’ansia di chi ha a cuore le sorti di una squadra ambiziosa che vuole tornare in A. Ho cominciato a frequentare lo stadio per studiare le carte, è nato un legame profondo con tutti, ho percepito quell’atmosfera unica che suscita coinvolgimento. In occasione degli auguri di Natale, ho fatto un pieno di sentimenti e la commozione è stata più forte di qualsiasi frase. Ho avvertito responsabilità di fronte all’umanità della “Missione Speranza e Carità” di Biagio Conte, scenario suggestivo per un abbraccio ai valori della vita e alle attese di chi ama il Palermo e ne va orgoglioso. Ora, sarei felice di fare qualcosa per questa citt໓.