Dimenticare Empoli, tornare alla vittoria e riagguantare la vetta della classifica.
serie b
Palermo-Foggia 0-0: Non basta la buona volontà, supremazia rosa sterile e poche emozioni. Commento primo tempo
La compagine di Tedino denota una supremazia marcata ma sterile e non riesce a far breccia nel dispositivo difensivo pugliese. Coronado non incide, la squadra fatica a mettere Nestorovski e Moreo in condizioni di battere a rete.
Tutto in una notte per il Palermo di Bruno Tedino. Tra il dire ed il fare c'è il Foggia di Giovanni Stroppa.
Al "Barbera" va in scena il monday night della venticinquesima giornata del campionato cadetto.
Settimana difficile per la compagine rosanero con il riverbero di polemiche e scorie psicologiche, figlio della fragorosa batosta di Empoli, a complicare non poco il lavoro del tecnico ex Pordenone.
Scelte non semplici e per certi versi coraggiose in sede di formazione. Posavec tra i pali, Dawidowicz,Bellusci e Szyminski terzetto difensivo, Rolando ed Aleesami sulle corsie. Jajalo e Gnahoré in mezzo al campo con Coronado, che parte da mezzala offensiva, a completare il reparto. Moreo fa il suo esordio da titolare affiancando in avanti Nestorovski. Panchina per Rispoli, chiaramente non al meglio della condizione, Chochev e Trajkovski che paga il rendimento opaco delle ultime uscite.
Il Foggia è avversario da prendere con le pinze. Nella gara di andata allo "Zaccheria" mise per un tempo in grave difficoltà gli uomini di Tedino con un calcio intenso e sbarazzino, dipanato a ritmi alti e sempre in verticale.
Squadre corte e buon ritmo nel primo quarto d'ora. Il Palermo prova con veemenza a fare la partita pur non creando occasioni degne di tal nome.
Interessante la versatilità e l'intercambiabilità del comparto offensivo: Coronado è l'ago della bilancia, il brasiliano parte mezzala ma si stacca talvolta tra le linee in fase di possesso, o, addirittura, si improvvisa aculeo esterno di un tridente offensivo completato da Moreo e Nestorovski.
Un' incornata di Nestorovski che sorvola la traversa su corner di Coronado è l'unica minaccia reale alla porta difesa da Guarna. Nonostante una marcata supremazia territoriale, il Palermo fatica non poco a far breccia nel dispositivo difensivo di Stroppa. Trame laboriose, lineari, ma ruminate in modo piuttosto farraginoso, si infrangono su un costante vizio, di tempo e dosaggio, all'atto della rifinitura.
Così per scaldare le mani all'estremo difensore pugliese ci vuole un destro secco e preciso dai 20 metri di Gnahoré. Poco dopo, Rolando si coordina con il sinistro, non il suo piede forte, raccogliendo una palla vagante in area ma il suo tentativo si perde a lato.
Un tacco di Moreo libera la corsa di Aleesami sul binario mancino: il sinistro del norvegese trova pronto Guarna in presa bassa. Il primo tempo si chiude senza sussulti in parità.
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