serie b

Palermo-Empoli 3-3: Spettacolo e rimpianti, la vittoria sfuma nel recupero. Commento finale

Palermo-Empoli 3-3: Spettacolo e rimpianti, la vittoria sfuma nel recupero. Commento finale

Palermo dai due volti, prima entusiasma, quindi spreca un doppio vantaggio con un vertiginoso calo nella ripresa. Coronado e Gnahoré sugli scudi, da rivedere i meccanismi in fase di non possesso.

Mediagol2

Un pari amaro, intriso di rimpianti,  per il Palermo di Tedino. Nel cuore del recupero, il penalty firmato da Caputo sigilla un rocambolesco 3-3, pregno di emozioni e ricco di capovolgimenti di fronte.

Palermo dai due volti, che spreca con un secondo tempo dissennato e sottotono, un avvio di match da incorniciare. Primi venti minuti ad altissima intensità, Palermo tonico, autorevole intenso.  Squadra corta ed aggressiva con Gnahoré a giganteggiare, per esuberanza atletica ed eleganza, in zona nevralgica, Rispoli ed Aleesami a spingere sulle corsie, Coronado ad illuminare letteralmente la scena con giocate di categoria superiore.

Impatto dominante, con sprazzi di ottimo calcio, che aveva tramortito l'Empoli, entusiasmato il pubblico e prodotto un meritato doppio vantaggio. Cionek con un imperioso stacco di testa, Coronado con un gioiello balistico dai ventidue metri, sembrava tutto facile per gli uomini di Tedino.

Poi l'incertezza di Posavec ed il gol di Simic che ha ridato fiato e coraggio all'Empoli di Vivarini. Il calo netto nella ripresa con la squadra che si è allungata e non è più riuscita a mantenere coesione e compattezza tra i reparti. Energie al lumicino e filtro inesistente in zona nevralgica. Caputo ha riequilibrato il punteggio e gelato il pubblico di fede rosanero.

La zampata di Gnahoré pareva poter riportare sorriso e vittoria in casa rosa, ma il recupero è stato fatale agli uomini di Tedino. Negli occhi restano la bellezza di una prima parte di gara giocata ad altissimi livelli, ma la netta involuzione,in termini di equilibri, rendimento ed intensità della ripresa, desta più di una perplessità. C'è ancora da lavorare molto per il tecnico rosa per  registrare al meglio quadratura tattica e meccanismi in fase di non possesso.

Tedino opta per un 3-5-2 speculare a quello di Vivarini, lancia Rispoli e Gnahoré dal primo minuto e punta principalmente alla ricerca della densità in zona nevralgica e della compattezza tra i reparti. Posavec torna tra i pali, Cionek, Struna e Bellusci a comporre la linea difensiva, Rispoli ed Aleesami cursori sui binari laterali, Jajalo e Chochev diga di interni, con Gnahoré con licenza di dirigere ed inserirsi. Coronado e Nestorovski coppia d'attacco pungente e complementare. Sul fronte empolese, da tenere d'occhio la spinta di Pasqual sul binario mancino, il dinamismo di Krunic in zona nevralgica, il tandem offensivo Caputo- Donnarumma di buon livello per la categoria.

Empoli sorpreso dall'approccio impetuoso del Palermo di Tedino, capace di prendere in mano il pallino del gioco ed indirizzare la partita decisamente sui binari giusti. Dominante in mezzo al campo, elettrico sulle corsie ed in fase offensiva, con Coronado tracimante in vena di giocate di altissima scuola.

Il doppio vantaggio ha forse illuso anzitempo i rosanero, che hanno scemato ritmo ed intensità già nella seconda parte della prima frazione. Il Gol di Simic, favorito dall'incertezza di Posavec, ed un Empoli gradualmente in crescendo, lasciavano presagire una ripresa all'insegna delle sofferenze per gli uomini di Tedino. Purtroppo non si trattava soltanto di una mera sensazione.

Pronti via, Palermo subito al comando delle operazioni con veemente autorevolezza.  Circolazione della sfera è fluida e lineare fin dal giro palla difensivo, Gnahoré dirige il traffico, Jajalo e Chochev pressano e cuciono la manovra, Rispoli ed Aleesami spingono con piglio e buona intensità, Coronado imperversa e regala magie e virtuosismi, entusiasmando il pubblico del "Barbera" ed ubriacando gli avversari.

L'impatto sul match della compagine di Tedino è impetuoso, il vantaggio è la logica conseguenza di una superiorità schiacciante nel primo scorcio di gara. Cionek svetta sul cross coi giri contati di Coronado e fredda un rivedibile Provedel sul palo alla sua destra. Coronado con un capolavoro di balistica dai venticinque metri, destro a giro nei pressi del sette, gonfia la rete e stordisce l'Empoli.

Doppio vantaggio e porzione di gara di straordinaria intensità: al "Barbera" è Palermo show.

La reazione toscana si traduce in un destro centrale di Untersee bloccato a terra da Posavec. Quando il pubblico continua a lustrarsi gli occhi e spellarsi le mani per celebrare i virtuosismi in serie di Coronado, giunge, in modo inatteso ed estemporaneo, il gol della formazione di VivariniPosavec non legge bene la traiettoria su un traversone proveniente da destra e resta inchiodato tra i pali facendosi sorprendere dall'incornata di Simic.

Il Palermo sbanda un po', l'Empoli rialza la testa e si propone con pericolosità dalle parti di PosavecGnahoré mastica il destro dal limite da buona posizione. Posavec, forse ancora scosso dall'incertezza precedente, devia in corner  un destro non irresistibile di CastagnettiBennacer non centra lo specchio con un destro dai venti metri,  Il Palermo abbassa troppo il baricentro, l'Empoli prova a fare la partita. La compagine rosanero si difende con ordine ma fatica a ripartire. Coronado è una spina nel fianco dell'undici di Vivarini ma non trova in Nestorovski, insolitamente spento, il giusto riferimento. Il macedone arriva spesso in ritardo e non riesce a coprire la sfera e far salire la squadra come di consueto. Il primo tempo si chiude con i rosa comunque avanti.

Nessun cambio su entrambi in fronti in avvio di ripresa.  il Palermo riparte di slancio, un sinistro di Chochev, complice una deviazione, si perde a lato. Struna alza la mira di testa sul susseguente corner calciato da Coronado.

La doccia fredda arriva al minuto 54: squadra lunga e disarticolata sulla ripartenza toscana, Caputo trafigge Posavec con un diagonale chirurgico eludendo l'opposizione, morbida, di Bellusci. Tutto da rifare. Filtro deficitario in mezzo al campo e distanze tra i reparti da ripristinare.

Tedino non indugia ed opta per due cambi radicali e coraggiosi. Dentro Muravski e Trajkovski per Chochev ed un evanescente Nestorovski. Il polacco manca di un soffio l'appuntamento sul cross radente di Rispoli.

Zajc rileva Bennacer, Di Lorenzo va dentro in luogo di Untersee.

Coronado non trova la coordinazione in girata volante su cross d'esterno di Rispoli smorzato dalla retroguardia empolese. i ritmi si abbassano e  l'Empoli  si raccoglie prudente nel suo 5-3-2.

L'undici di Tedino trova l'acuto nel momento più difficile del match.

Gnahoré si inserisce fulmineo su una percussione di Rispoli e brucia Provedel in uscita sul susseguente rimpallo. Vivarini gioca la carta Ninkovic richiamando in panchina Donnarumma.

Scampato il pericolo, Tedino vuole portarla a casa. Standing ovation per Coronado, protagonista assoluto del match, rilevato da Morganella.

Il Palermo chiude di fatto con un 5-4-1. La beffa si materializza al secondo dei cinque minuti di recupero. Di Paolo concede il rigore ai toscani per una trattenuta troppo energica di Gnahoré su un avversario. Caputo batte centralmente Posavec e sigla il definitivo pari, obiettivamente meritato dalla compagine di Vivarini per il carattere mostrato e la reazione sfoderata nella ripresa.

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