Maurizio Zamparini ha deciso. Fabio Viviani è il nuovo allenatore del Palermo: il mister toscano subentra a Davide Ballardini, scaricato dalla squadra in toto (anche se vi sono le eccezioni), dopo un diverbio acceso con Stefano Sorrentino, capitano che di fatto ha esonerato in diretta tv il tecnico di Ravenna.
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Palermo: ecco chi è Fabio Viviani. Il profilo del nuovo allenatore rosanero, allievo di Guidolin e Reja
L'approfondimento della redazione di Mediagol.it.
Non si apre un vero e proprio ciclo in seno al club di viale del Fante perché di fatto Viviani costituisce una soluzione interna per la società rosanero. Una figura che conosce e respira l'ambiente palermitano da un anno e tre mesi, cioè da quando Francesco Guidolin - che aveva declinato l'invito a sedere sulla panchina rosanero - aveva consigliato a Zamparini il suo profilo, per coadiuvare Iachini in sede di lavoro tattico. Da allora Viviani prepara, discute ed esamina le strategie tattiche con l'allenatore di turno. Sa come agire, è pronto ad afferrare il timone della barca rosanero. Rappresenta in un certo qual modo, la nuova scommessa, l’ultima in ordine di tempo, del presidente Zamparini che ha rotto gli indugi e ha deciso di puntare sull’esperienza del collaboratore tattico di Iachini. La decisione maturata in queste ore è servita soprattutto al Presidente per proseguire la stagione senza ulteriori scossoni. Una decisione interna per cercare di dare serenità ad un ambiente che di fatto ha esonerato Ballardini dopo le tensioni con Sorrentino.
Viviani, 40 anni, nato a Lucca. Dopo una carriera da centrocampista in cui ha vestito le maglie di Milan, Monza (nelle stagioni in cui un grave infortunio lo indusse quasi ad appendere gli scarpini al chiodo da 23enne), Como, Treviso e Vicenza, ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore partendo proprio da Vicenza. Prima una brevissima esperienza nella stagione 2001-2002 in coppia con Moro, come traghettatore di Fascetti, e successivamente, alla guida per tre stagioni tra il 2002 e il 2005 della Primavera. Da Vicenza a Napoli, un viaggio da Nord al Centro-Sud, per seguire le orme di Edy Reja, ai tempi tecnico del Napoli, di cui sarà per quattro stagioni allenatore in seconda e artefice della cavalcata dei partenopei dalla C alla A. Nel 2009, per Viviani arriva il primo incarico da allenatore alla Sambonifacese, un anno dopo è chiamato dal Portogruaro in Serie B per sostituire il dimissionario Corini. Con la squadra ultima in classifica, a novembre Viviani viene esonerato non senza polemiche. Alla fine del 2011, dopo le dimissioni di Giannini, prende l’incarico alla guida del Grosseto. Appena due mesi di lavoro e arriva un altro esonero (7 punti in 7 partite, con una vittoria, quattro pareggi e due sconfitte). Nel 2012 entra a far parte dello staff tecnico dell’Udinese, chiamato da un altro ex rosa: Francesco Guidolin. A Udine, Viviani resterà due anni, due stagioni ad alto livello che lo faranno maturare dal punto di vista professionale e tecnico, tanto che lo stesso Guidolin ne sponsorizza a Zamparini il passaggio al Palermo, in qualità di collaboratore tattico di Iachini a partire dall'ottobre 2014. Detto-fatto, Viviani entra a far parte della famiglia rosanero. Il 10 novembre 2015, a seguito dell'esonero di Iachini, si presume possa saltare anche il suo ruolo all'interno dello staff tecnico. Su volontà della società e del direttore sportivo Gerolin, tuttavia, Viviani rimane in rosanero, svolgendo mansioni di match-analyst. Fino ai giorni nostri, con il ribaltone dell’ultima settimana e la promozione dell’allenatore toscano alla guida della prima squadra.
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