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Palermo, Di Mariano valore aggiunto: assistman preciso e jolly di Corini nel tridente

Palermo calcio
Quattro assist totali in stagione per Di Mariano, di cui ben tre per i colpi di testa di Segre. Il numero 10 del Palermo torna decisivo.
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di Davide Raja

Ne è passato di tempo da quel deludente pareggio a reti bianche del "San Nicola" di Bari, con il Palermo che non è riuscito a portarsi a casa l'intera posta in palio nonostante ben due espulsioni tra le fila dei "galletti" e quasi un tempo giocato in superiorità numerica. L'immagine simbolo della gara che ha inaugurato l'attuale Serie B è senz'altro il rigore calciato alto sopra la traversa da parte di Francesco Di Mariano, con degli inevitabili mugugni da parte della piazza rosanero, ricaduti anche sul proprio numero 10. Un girone dopo, "Kekko" si è assolutamente preso una rivincita, con dedizione, abnegazione e caparbietà, nonostante traversie, poca continuità di impiego e diverse noie sul piano fisico che hanno ostacolato non poco il suo percorso in questa stagione. Protagonista brillante nel match di ritorno proprio contro i biancorossi, due assist ed una porzione di partita densa di spunti, moto perpetuo e ben due assist vincenti per confermare il proprio momento positivo di forma.

Eppure, la parabola di Di Mariano nell'attuale annata non è stato dei più facili e non solo per l'avvio shock con un rigore sbagliato che avrebbe potuto portare tre preziosi punti in cascina all'alba del campionato cadetto. Solo un assist vincente per un colpo di testa di Jacopo Segre contro la Reggiana alla seconda giornata per il numero 10 palermitano che in seguito vedrà ridotto drasticamente il proprio minutaggio visto l'arrivo di Federico Di Francesco e la titolarità sulla corsia opposta di Roberto Insigne. Al di là delle scelte tecniche di mister Eugenio Corini, è un infortunio agli adduttori che ha costretto Kekko a saltare quasi due mesi di campionato, rientrando in campo in un momento particolarmente complicato per il Palermo in termini di rendimento e di continuità di risultati. Intrappolato in una crisi collettiva durata sei gare, Di Mariano ha fatto fatica a mettersi in mostra subentrando dalla panchina.

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Anno nuovo, vita nuova. Archiviata la sconfitta dolorosa contro il Cittadella, autentica bestia nera (o meglio, amaranto) del Palermo in questa stagione, i rosa sono tornati a sorridere imponendosi in casa nel turno successivo contro il Modena. Morale che si è alzato dopo la vittoria contro i "canarini" per tutta la squadra, Di Mariano compreso, il quale si è guadagnato una maglia da titolare nella sfida particolarmente ostica di Catanzaro. Proprio al "Ceravolo", il classe 1996 è tornato al "bonus", fantacalcisticamente parlando, dopo ben cinque mesi di digiuno, pennellando con il mancino un pallone morbido in area incornato da Segre, proprio come in occasione della sfida contro la Reggiana ma a corsie invertite.

A consolidare l'ottima prestazione contro i calabresi, è arrivata la riscossa contro il Bari, anche una sorta di derby personale vista la propria carriera nata calcisticamente a Lecce, che forse potrebbe aver cancellato definitivamente l'errore dal dischetto della gara d'andata dalla mente dei tifosi rosanero. Partito dalla panchina con Di Francesco ed Insigne titolari sulle rispettive corsie, la partita di Di Mariano con i biancorossi è durata "solamente" ventiquattro minuti, che però gli sono bastati per contribuire sostanzialmente ad infliggere il doppio colpo del ko alla formazione allenata da Pasquale Marino. Al 71', al primo calcio piazzato da lui battuto, disegna una traiettoria perfetta per il colpo di testa di Pietro Ceccaroni, abile ad inserirsi sul primo palo per siglare il gol del raddoppio siciliano. Sceso inizialmente in campo come aculeo destro del tridente di Corini, dopo alcune sostituzioni mirate al contenimento della gara da parte del tecnico rosa, Di Mariano ricopre il ruolo di attaccante di sinistra, con Edoardo Soleri terminale offensivo di riferimento nell'ultimo scorcio di match . Anche sulla corsia opposta, il Bari ha sofferto particolarmente le incursioni dell'ex Venezia e Lecce, con il secondo assist vincente arrivato pochi minuti più tardi con il traversone morbido con il mancino per l'appoggio di testa del solito Segre che ha calato il tris, chiudendo definitivamente la sfida.

Palermo Bari

Una prestazione maiuscola di Di Mariano, nonostante i pochi minuti giocati nell'ultimo match del "Barbera", il cui trend condizionale è progressivamente in crescita, tanto da dimostrarsi un'opzione più che valida nonostante il notevole livello di competitività dell'attuale rosa dei siciliani- Gamma di opzioni in avanti accresciutasi qualitativamente soprattutto dopo la chiusura della recente finestra di calciomercato invernale, in ragione anche dell'arrivo dal Milan di Chaka Traoré, talentuoso jolly offensivo ivoriano classe 2004.  Alternativa di lusso per Insigne e Di Francesco, con Corini che non sembrerebbe escludere un'alternanza con lo stesso Kekko, duttile esterno d'attacco in grado di agire partendo da entrambe le corsie e fornire un apporto sostanziale nelle due fasi di gioco, in base alle caratteristiche tecniche dell'avversario. Sono quattro gli assist totali fin qui firmati del classe 1996 palermitano, di cui ben tre per il già citato Segre. Un bottino che pare destinato ad incrementarsi col trascorrere delle giornate. Il Palermo ha mandato a rete ben sedici giocatori diversi dall'inizio della stagione, con la lista che si è recentemente allungata con il primo centro in maglia rosanero da parte di uno dei nuovi arrivati, ovvero Filippo Ranocchia. Giunti in un mese impegnativo come quello di febbraio, un profilo come quello di Francesco Di Mariano non può restare assente ancora a lungo nella classifica marcatori.

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Il gol non sembra tuttavia essere un'ossessione per Kekko, più che felice di mandare in porta i compagni ma soprattutto di vedere il suo Palermo vittorioso, ma è pur vero che gonfiare la rete con la maglia della propria città andrebbe a suggellare un periodo di forma più che positivo, oltre ad implementare la fiducia nei propri mezzi ed a costituire una meritata gratificazione personale. Già dalla prossima trasferta contro la Feralpisalò, match in cui all'andata brillarono Insigne e Di Francesco, potrebbe essere l'occasione propizia per il numero dieci, che si candida ad una maglia da titolare e pregusta già la prima rete stagionale con la compagine guidata da Eugenio Corini.

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