serie b

Palermo-Ascoli, scelte quasi obbligate per Tedino: modulo, novità e tandem d’attacco. Mentre Coronado…

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Il pari deludente contro la Pro Vercelli ha lasciato in dote diversi acciacchi che condizioneranno non poco le scelte del tecnico in una sfida da non sbagliare. Le novità in casa Palermo per provare a ritrovare la vittoria contro l'Ascoli...

Il calendario tende, probabilmente, una mano d'aiuto al convalescente Palermo di Bruno Tedino.

In un momento di crisi profonda, sotto ogni punto di vista, tornare in campo subito è certamente il modo migliore per conferire un minimo di corpo agli ormai datati propositi di rivalsa. Disamine, critiche, mugugni, sibili di prossimi e radicali ribaltoni tecnico-dirigenziali.

Un tourbillon di pressioni e tensioni inevitabili assurge a pesante corollario psicologico di un vertiginoso e per certi versi inspiegabile calo di prestazioni e risultati.

Allora, meglio catalizzare le attenzioni sull'ennesima occasione di riscatto offerta dal turno infrasettimanale al "Barbera" contro l'Ascoli, nell'auspicio di coglierla senza tentennamenti per dare un pizzico di colore al frangente opaco che ha complicato oltremodo la corsa in chiave promozione diretta.

Quanto sia stato realmente salubre il brodino sorseggiato al "Piola" di Vercelli lo scopriremo martedì sera al cospetto della formazione guidata dall'ex Serse Cosmi.

In Piemonte, a dispetto di accorgimenti e novità tattiche, è arrivata la conferma che troppi calciatori a disposizione di Tedino versano in precarie condizioni atletiche e mentali.

Deficit che si ripercuote pesantemente sul versante tecnico, rendendo di fatto impalpabili le rispettive prestazioni ed estremamente modesta la qualità delle singole giocate.

La pochezza dell'avversario è stata, nella fattispecie, un'aggravante e il punto conquistato al culmine di uno scialbo pari a reti bianche non autorizza neanche un briciolo di sorriso.

La sensazione è che la sequela di risultati negativi ed il conseguente strascico di esperimenti strategici con relative turnazioni, di ruolo e di uomini, abbiano fatto scricchiolare coesione e certezze, ledendo identità e aderenza al credo calcistico fin qui perpetrato dall'attuale gestione tecnica.

Nulla di trascendentale, ma una fisiologica moltitudine di correnti di pensiero in seno allo spogliatoio che confluisce nel medesimo obiettivo, ovvero ritrovare insieme ed uniti la strada maestra e centrare la promozione diretta, divergendo magari sul percorso da intraprendere per ripristinare smalto, compattezza e risultati del girone d'andata.

Classica dinamica che si innesca nei periodi negativi in ogni squadra, fase in cui si sprecano confronti, scambi di opinioni e di vedute, tra tecnico, dirigenza e squadra, come tra i calciatori stessi, al fine costruttivo di focalizzare cause e trovare adeguati rimedi all'oggettivo blackout che ha sgretolato le alchimie virtuose alla base del primato.

Basta talvolta una scintilla, sporadica, fortuita, magari meramente fortunosa, per regalarti una vittoria che funga da salvagente e psicotonico.

A Vercelli,Pigliacelli e Marini (il primo con una prodezza allo scadere su Trajkovski, il secondo non decretando il penalty per netta trattenuta su Moreo) le hanno spente sul nascere.

La dea bendata aiuta, com'è noto, gli audaci ed allora il Palermo le grazie della sorte deve ancora dimostrare di meritarsele sul campo.

A partire proprio dalla delicata sfida contro i marchigiani.

Match più insidioso ed ostico di quanto si possa immaginare alla vigilia.

Gara importantissima non solo per la classifica ma, al netto delle dichiarazioni di prassi, anche per il futuro di Bruno Tedino e Fabio Lupo.

A proposito di fato, i problemi fisici di Gnahoré e Trajkovski e le botte rimediate al "Piola" da Chochev e Murawski indirizzano, coercitivamente o quasi, le scelte di Tedino.

Anche Moreo e Szyminski non stanno benissimo, ragion per cui l'undici iniziale contro l'Ascoli sembra abbastanza delineato.

Probabile il ritorno alla difesa a tre. Pomini confermato titolare tra i pali, Bellusci, Struna e Rajkovic a comporre la retroguardia. Rispoli e Rolando fungeranno da esterni alti sulle corsie, Jajalo e Dawidowicz sarà la coppia di interni in zona nevralgica.

Coronado dovrebbe agire da trequartista tra le linee con licenza di svariare sull'intero fronte offensivo. Al fantasista brasiliano il compito di ispirare la strana coppia d'attacco La Gumina-Nestorovski.

La rifinitura di domani chiarirà definitivamente le idee al tecnico rosanero relativamente alle condizioni degli acciaccati. Chochev, Murawski e Szyminski condividono qualche chances di andare almeno in panchina seppur in condizioni fisiche imperfette.

Nulla da fare invece per Gnahoré e Trajkovski che dovrebbero saltare la delicata sfida contro la compagine bianconera, reduce dal successo interno ai danni del Cesena.