di Luca Bucceri
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Miccoli: “Palermo mi dispiace, ma contro la Lazio il risultato è già scritto”
Le parole dell'ex attaccante e capitano rosanero Fabrizio Miccoli
Una retrocessione ormai quasi certa, ultime flebili speranze per il Palermo per evitare il baratro chiamato Serie B.
Di quella squadra che nel 2012-13 scese in cadetteria capitano e bandiera era Fabrizio Miccoli, oggi spettatore d'eccezione del match dell'Olimpico tra Lazio e Palermo. Intervenuto ai microfoni del sito "Lalaziosiamonoi.it" il Romario del Salento non dà molte speranze agli uomini di Diego Bortoluzzi, complimentandosi invece con Simone Inzaghi per il lavoro fin qui fatto: "Difficilmente il Palermo, con le reali motivazioni che ci sono, darà fastidio alla Lazio. Mi dispiace molto per i rosanero, ma penso faranno molta fatica a Roma. Nel calcio so che può succedere di tutto, ma penso sia una partita già ben scritta. Keita? È un giocatore importantissimo, se sente la fiducia di tutti ti può dare ancora di più. Inzaghi invece sta dimostrando di essere un grande. Non è partito coi riflettori puntati, molti erano dubbiosi su di lui. Sta facendo ricredere tutti. Lo vedo in palla, è una bravissima persona che merita tutto il bene. Affronterà la Juve in Coppa, a partita unica può succedere di tutto, la Lazio ha le piene caratteristiche per metterla in difficoltà. Quando ero alla Juve ci fu una trattativa per arrivare alla Lazio, una mezza cosa. Allora Moggi e la società biancoceleste non trovarono l’accordo, ma fui vicino".
A lui, re dell'esultanze,non poteva non essere fatta una domanda relativa al caso Cataldi: "Ognuno di noi reagisce e si comporta a seconda di come si sente. Anch’io quando ho incontrato delle mie ex squadre ho sempre esultato, tranne col mio Lecce, quando feci gol e me ne andai proprio a casa. Ma soltanto perché io sono leccese dentro, per me era una partita particolare. Ognuno parla per sé, io non posso giudicarlo Cataldi. Sta a Genova, gioca per il Genoa e non mi va di giudicarlo".
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