"Rimpianti? La vita d’allenatore si affianca a quella di ogni giorno e devo ammettere di essere stato molto bene qui a Palermo. L’esperienza calcistica già si sapeva sarebbe stata particolarmente difficile e complicata, ognuno nella vita deve rischiare e io mi sono sentito di fare così".
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Lopez : “Palermo? Non mi pento della scelta. Zamparini, mi chiamo Diego e non Thiago…”
Le parole dell'ex tecnico rosanero, Diego Lopez che ripercorre la sua esperienza sulla panchina del Palermo. Svelando anche un curioso retroscena sul suo rapporto con Zamparini.
Intervenuto come ospite dell’evento ‘La Marsa International Football Transfer & Meeting’ realizzato da Conference403 l'ex allenatore del Palermo Diego Lopez si è detto orgoglioso di quanto fatto nel corso dell'esperienza siciliana, nonostante l'esito poco fortunato: "Mi hanno chiamato ed ho accettato perché sentivo la possibilità di fare bene, sono contento di averlo fatto. Rimangono cose positive nonostante non sia andata bene. Mi chiamo Diego e non Thiago, è vero: il presidente Zamparini mi chiamava con il numero del mio primogenito. Penso sia d’obbligo tifare Palermo, anche lo scorso anno c’era confusione ma l’aiuto dei tifosi serve sempre. Penso che sia stata allestita una squadra competitiva ed il Palermo può vincere il campionato. I tifosi devono incitare la squadra, ma l’appoggio deve esserci sempre. Poi i tifosi possono contestare e fare ciò che vogliono, ma i presupposti sono giusti per tornare in A".
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