La conferma alla fine è arrivata. Alberto Gilardino non giocherà nel Palermo la prossima stagione.
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Il Palermo perde anche Gilardino: “Sarei rimasto”. Foschi: “Ha deciso lui”. La società sul mercato risponda coi fatti
Dopo Sorrentino, Maresca e Vazquez il Palermo rinuncia anche a Gilardino. Foschi scarica la responsabilità dell'addio sul biellese, che però risponde sui social. I tifosi preoccupatissimi chiedono subito nuovi acquisti di spessore.
I rosanero hanno rescisso il contratto col biellese, liberandosi dell'ultimo ingaggio alto rimasto in organico e gli hanno così permesso di trovarsi una nuova squadra. L'ex giocatore della Fiorentina è tornato in Toscana, a pochi passi dalla città in cui ha toccato il punto più alto della sua carriera. L'Empoli gli ha fatto firmare un contratto annuale con rinnovo automatico in caso di salvezza. L'attaccante tornerà a vivere nella sua Firenze e ritroverà un amico come Manuel Pasqual, da quest'anno anche lui un calciatore azzurro. Con un altro ex compagno dell'epoca viola, Dario Dainelli, Gilardino ha aperto anche un ristorante nel comune gigliato.
Foschi ha voluto far chiarezza sui motivi della risoluzione del contratto del giocatore, aprendo però una polemica di cui l'ambiente rosanero non aveva certo bisogno. "Gilardino merita tanto rispetto. Fosse stato per me, gli avrei rinnovato il contratto per altri quattro anni, il giocatore però - ha precisato il dirigente romagnolo a Palermo24 - ha espresso la volontà di andare via da Palermo per provare nuove esperienze. Ci tengo a sottolineare che non è stato il Palermo a voler rescindere con Gila, la decisione è stata presa esclusivamente dal giocatore”.
Nel pomeriggio di ieri è arrivata la risposta di Gilardino, che nel salutare i tifosi non ha rinunciato a sottolineare come la rescissione non sia stata una sua scelta. "Ho letto dichiarazioni non veritiere su come è maturato il mio addio e anche su presunti scenari legati al rinnovo del mio contratto. Non ho mai fatto polemica durante la difficile stagione vissuta e pretendo rispetto per la mia persona. Zamparini? Non ho mai avuto un rapporto concreto con lui, pur rispettandolo sempre come uomo e come presidente. Posso non piacere come calciatore, ma quel che non deve mai mancare a mio avviso è il rispetto umano" ha dichiarato la punta a RGS. "Cari tifosi palermitani, sono a scrivere queste poche righe perché la mia avventura purtroppo per volontà non certo mia, è giunta al termine - ha scritto sui social network l'ormai ex rosanero - Ho deciso di scrivervi per dirvi una parola: 'grazie'. Grazie perché nonostante la diffidenza iniziale che palesavate nei miei confronti per fatti che appartengono al passato avete saputo guardare oltre, avete imparato a conoscermi ed io ho imparato a conoscere voi - scrive sul proprio account su Twitter -. Mi avete supportato e incoraggiato per tutto l'arco della stagione, ho sentito il vostro affetto sempre. Sono rimasto molto colpito dalla grande dimostrazione di attaccamento tramite striscioni (come questo) e social: ve ne sono veramente grato. Io ho sempre cercato di ripagare tutto questo affetto sul campo lavorando sempre per il bene del Palermo. Ringrazio tutti i miei compagni di squadra e lo staff che ha lavorato con noi. E' anche grazie a loro se siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo malgrado le difficoltà. Sarà sempre un grande onore tornare da voi e percorrendo le scale del Barbera mi ricorderò di tutte le emozioni e tutte le sensazioni vissute quest'anno. Un affettuoso abbraccio a tutti".
Non si placano le reazioni dei tifosi sui social network, allarmati dalle partenze di tutti gli uomini più apprezzati nel corso della scorsa stagione. Senza Sorrentino, Maresca, Vazquez e Gilardino il Palermo perde forse i migliori elementi in ogni reparto, di sicuro i leader carismatici del gruppo. Questa settimana, quella che porterà al ritiro di Bad, diventa così già decisiva per misurare le ambizioni della società, che avendo dato via tutti i suoi "capitani" deve assolutamente colmare sul mercato il gap d'esperienza rispetto alla passata stagione. I nomi più inflazionati sono quelli di Pegolo, Gyomber, Cigarini e Borriello: sarebbe fondamentale se Foschi riuscisse a portarne in rosanero almeno un paio entro l'inizio del ritiro, anche per dare un segnale ad un ambiente che ha fiutato aria di smobilitazione.
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