"Non ho mai dubitato di Zamparini, mi attenevo ai nostri colloqui. In passato sarà successo diversamente, ma il presente è una storia diversa. In due anni e mezzo abbiamo costruito lavoro e principi che il patron apprezza". Lo ha detto Beppe Iachini, intervistato dal 'Giornale di Sicilia'. Tutti in ritiro per sovvertire un trend fin troppo negativo: a Gradisca d'Isonzo, sotto gli occhi attenti di Maurizio Zamparini, il Palermo ha ritrovato se stesso e, a Bologna, tre punti preziosi. "E' stato bello ritrovarci. Non era una punizione, ma una prevenzione. Forse c'era anche un po' di scaramanzia (ride, ndr). Zamparini ci è stato sempre vicino. Il primo giorno ci ha detto che guardando i filmati degli avversari ci rimbambivamo, l'ha fatto per sdrammatizzare - ha dichiarato Iachini -. E' stato utile anche non parlare sempre di calcio. Il presidente a cena ci ha raccontato la sua vita e gli abbiamo detto che se scrivesse un libro sarebbe un bestseller. Sembra barbuto e incazzoso, ma ha un cuore d'oro e disponibile. Poi però arrivano le partite e le ore successive...".
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Iachini: “Ritiro in Friuli? Zamparini è stato vicino alla squadra. Il patron ha cuore d’oro, poi arrivano le partite e…”
Il tecnico del Palermo: "E' stato bello ritrovarci. Il ritiro non era una punizione, ma una prevenzione"
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