Le dichiarazioni dell'ex presidente del club di viale del Fante.
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Giammarva-Mediagol: “Il ruolo di Ponte e la cessione del club. Zamparini è consigliato male, la sua reale volonta è…”
Intervenuto in esclusiva ai microfoni della redazione di Mediagol.it, l'ex presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni nel corso del format "Action Sport" in onda sulla frequenze di Radio Action
Un idillio professionale inatteso, e per questo forse ancor più coinvolgente, quello tra Giovanni Giammarva ed il Palermo. Catapultato in un mondo, quello del calcio, per lui totalmente inedito e di cui si è progressivamente innamorato.
Fondamentale il suo apporto professionale, in un frangente in cui il club aveva urgente bisogno di acquisire linearità, fluidità ed equilibri sul piano squisitamente amministrativo e gestionale.
L'ex presidente ci è fondamentalmente riuscito, ottimizzando i conti e comprovando solidità e solvibilità della società di Maurizio Zamparini scongiurando il rischio correlato all'istanza di fallimento depositata dalla Procura di Palermo e poi rigettata dal Tribunale. Quindi la frattura e il passo indietro, con le dimissioni figlie di inconciliabili difformità di vedute con la direttrice amministrativa, storica e fidata collaboratrice di Maurizio Zamparini, Daniela De Angeli.
Intervenuto in esclusiva ai microfoni della redazione di Mediagol.it, l'ex presidente rosanero ha ripercorso la sua esperienza in Viale del Fante nel corso della trasmissione radiofonica "Action Sport", in onda sulla frequenze di Radio Action, soffermandosi anche su quello che potrebbe essere presto il nuovo massimo dirigente in casa Palermo: “Devo dire che il dottore Ponte non può definirsi un mio successore perché c’è stata la De Angeli che ha ricoperto questo ruolo. Non conosco le dinamiche legate a questa mossa in ottica cessione del del club, ho capito che Ponte che dovrebbe essere una sorta di profilo collettore, il soggetto incaricato di reperire gli investitori interessati all'acquisizione della società e fungere da intermediario al fine di favorire il buon esito della negoziazione. Spero vivamente che ciò possa accadere così da sistemare tante cose. Ho capito che questa è la volontà reale di Zamparini e lui meriterebbe di realizzare questo suo progetto di nuova vita dopo tutto quello che ha fatto per questa squadra".
Il rapporto tra Zamparini e Giammarva, nonostante l'addio, resta molto buono: "Il patron, con il quale continuo ad avere un ottimo rapporto, è una persona buona e generosa ma consigliata molto male nel tempo su tantissime cose. Ne capisce tantissimo di calcio, forse uno dei presidenti più preparati sotto il profilo tecnico e ha una grande passione per il calcio e per il Palermo che ama alla follia. Quando cederà il club per lui sarà un momento molto difficile, perché non riesco a immaginare un Maurizio Zamparini che lasci a cuor leggero il timone del club rosanero, perché so quanto è legato al club ed alla piazza, nonostante le divergenze con i tifosi e la città in alcune circostanze. Non riesco ad immaginare il suo stato d'animo ed il relativo senso di smarrimento il giorno dopo aver venduto il Palermo. Svegliarsi al mattino, spogliato dalle vesti professionali, le abitudini, i ritmi quotidiani, di quello che ha costituito sì un lavoro ma anche una straordinaria passione, sarà per Zamparini un passaggio umanamente complicato".
Intervista realizzata da Leandro Ficarra
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