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zamparini
Alessandro Gazzi si racconta.
Lo fa a poco più di due settimane dal suo arrivo in Sicilia, dove vestirà per due stagioni la maglia del Palermo. "Sono nato il 28 gennaio, come Buffon. Niente in comune: lui della Juve, io del Toro - scrive lo stesso classe '83 sulle pagine del 'Corriere dello Sport' -. Ora per me s'inizia un'avventura a tinte rosanero, dopo quattro anni a Torino. Indossare quella maglia è come caricarsi sulle spalle glorie e tragedie del Toro. Palermo ha altri simboli, un personalissimo stile di vita che mi affascina. Un mondo al quale devo abituarmi". Il Sud non è una novità per lui: "La mia anima calcistica è maturata però anche Bari e Reggio Calabria. A Palermo ho trovato le sfumature del sud: sole, mare, gente più calorosa - sottolinea -. I capelli rossi e la pelle bianca la dicono lunga sul mio rapporto con il mare. Non è che lo ami alla follia ma quando ho visto Mondello mi ha fatto una grande impressione e penso di prendere casa a due passi dalla spiaggia".
Quindi i suoi primissimi idoli calcistici: "Da bambino giocavo con i ragazzi più grandi e in panchina avevo il 14 sulle spalle. Lo stesso numero di Bruce Harper e di Julian Ross, protagonisti di Holly e Benji, eroi calcistici di un cartone giapponese arrivato in Italia quando avevo tre anni, il pallone come migliore amico. Il 14 di Maradona, di Cruijff e Rivera immortalati in una video cassetta di papà con immagini di grandi campioni del passato e di epiche sfide".
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