È durata meno di un mese l'avventura di Guillermo Barros Schelotto alla guida del Palermo. Ieri El Mellizo ha comunicato la scelta di lasciare l'incarico a Maurizio Zamparini. La causa? Problemi burocratici relativi al suo tesseramento e al patentino di allenatore, le cui pratiche per ottenere l'abilitazione sarebbero durate oltre un anno. Ma - secondo l'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' - le cose sarebbero andate diversamente. Mediagol.it vi propone un estratto dell'articolo in questione.
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Palermo: “Zamparini-Schelotto, che farsa. Ecco come sono andate le cose. Gerolin-slavi, ora il patron tentenna”
Riflettori puntati sull'addio di Barros Schelotto al Palermo. Il patron congela Gerolin.
"L’addio formale a Schelotto (settimo avvicendamento stagionale) ha tinte burocratiche. In realtà Maurizio Zamparini non se l’è sentita di chiedere la deroga per iscriverlo al prossimo supercorso di Coverciano e (implicitamente) garantirgli un rinnovo di contratto. Problemi di dialogo (non solo di lingua) in questo mese di coabitazione hanno ostacolato il loro rapporto, tanto da determinare quest'ennesimo divorzio in corsa. La scelta di rinunciare a Schelotto è maturata in un summit ad Aiello del Friuli, nel quartier generale del patron del Palermo. A dimostrazione che il terreno è friabile, c’è il verdetto che di fatto emargina Manuel Gerolin, l’architetto dell’opzione argentina. Il d.s. rosanero in questi frangenti è all’estero, nella sua naturale mansione di cacciatore di talenti. Questa sostanziale uscita di scena è il primo segnale di un cambio di rotta che potrebbe preludere a un raffreddamento dei rapporti anche con i consiglieri presidenziali per il mercato di gennaio - si legge -. Ci riferiamo a Predrag Mijatovic, a Niko Curkovic e a Vlado Lemic, gli ambasciatori di un progetto internazionale che fatica a prendere piede. E anche su questo versante Zamparini comincia a tentennare. Alla sua creatura siciliana ci tiene tanto. Dal 2002 ha collezionato stagioni anche memorabili e a 74 anni vorrebbe un aiuto, non solo finanziario. Da almeno due anni cerca soci che lo aiutino a dare un futuro al club. Anche per questo ha ascoltato i consigli degli influenti amici stranieri, sperando che strada facendo condividessero con lui la responsabilità societaria. O favorissero l’arrivo di nuovi investitori. Ma per vedere risultati in tal senso occorre pazienza e nel frattempo è rimasto irrisolto il problema della gestione del gruppo. Così la ruota gira ancora".
Dunque - al momento - sembra in bilico anche la posizione del direttore sportivo, Manuel Gerolin (che a giugno con ogni probabilità lascerà il suo incarico) e la collaborazione con i consiglieri slavi del patron friulano.
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