"Centesima in A, ma la festa non è qui, il Mapei Stadium è diventato un posto godibile per gli ospiti più che per il Sassuolo che in casa non vince da tre mesi. Non è bastato tirare, in porta e fuori, 16 volte, avere un possesso palla del 64 per cento (solo contro il Frosinone era stato più alto), fare la partita senza se e senza ma. Il declinante Palermo di questi tempi aveva bisogno solo di una cosa: dimenticare l’orribile mercoledì col Milan e ripartire. L’ha fatto concedendo il minimo allo spettacolo e, con Gilardino lasciato a sorpresa in panchina, affidandosi alla qualità degli altri due uomini chiave: Sorrentino e Vazquez". Questa l'analisi dell'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' in merito a Sassuolo-Palermo, match giocato ieri pomeriggio al Mapei Stadium e valido per la ventiquattresima giornata di Serie A. "Sorrentino più Vazquez: il Palermo ha retto l’urto con gli estremi. Il Mudo, schierato in teoria da esterno destro, ha spaziato per tutto il campo mandando in confusione Peluso, ma non solo lui. Ha segnato con un intelligente piattone di sinistro, poi ha messo sulla testa di Djurdjevic la palla del pareggio - si legge -. Il Palermo ha giocato con prudenza e furbizia: due tiri in porta, due gol. Elogio di un sano realismo necessario per puntellare una classifica che fa ancora paura. Dopo l’espulsione di Lazaar, la coppia Tedesco-Schelotto ha rischiato per 5 minuti una squadra sbilanciata in avanti (centrocampo con due mediani, due uomini offensivi e Chochev terzino), poi ha fatto la mossa più logica: via un attaccante, Djurdjevic, dentro un difensore, Rispoli. Missione compiuta: cancellato l’incubo milanista".
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Gazzetta: “Palermo, cancellato l’incubo milanista. Franco Vazquez e Sorrentino i pilastri di Schelotto”
Sassuolo-Palermo, l'analisi della 'Rosea'.
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