Frosinone-Palermo, la strategia del club rosa dopo il rigetto del ricorso: Giammarva pronto a volare a Roma, i dettagli

La decisione del Giudice Sportivo in merito al ricorso avanzato dal Palermo Calcio dopo la finale di ritorno dei play-off di Serie B, andata in scena sabato sera contro il Frosinone allo stadio Benito Stirpe, è arrivata: il reclamo è stato rigettato.

Alla società di Maurizio Stirpe toccherà una sanzione di 25 mila euro e l'obbligo di disputare due partite della prossima stagione a porte chiuse. Ma il Palermo non ci sta. In seguito al rigetto da parte del Giudice Sportivo avv. Emilio Battaglia, infatti, il presidente del Palermo Giovanni Giammarva ed un team di legali voleranno nelle prossime ore in quel di Roma e presenteranno appello avverso alla decisione del Giudice Sportivo alla Corte Federale d'Appello, che dovrebbe emettere la sentenza nel giro di una settimana (massimo dieci giorni), senza alcuna udienza, né fase dibattimentale, a meno che (raro) le parti in questione non richiedano ulteriori  approfondimenti.

I termini relativi alla possibilità di appello, d'altra parte, scadranno nella giornata di domani.

Nell'eventualità che l'appello non venga accolto, ritenendo prive di valenza e fondatezza le argomentazione poste club di viale del Fante a suffragio della propria tesi, sussiste la possibilità di rivolgersi all'arbitrato del CONI che rappresenta di fatto il terzo ed ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva italiana.

Nel caso in cui il pool di legali incaricati dal patron Maurizio Zamparini e dal presidente Giammarva non dovessero ottenere alcun riscontro dagli organi giuridici della giustizia sportiva italiana, l'ultima carta a disposizione del club rosanero sarebbe quella di rivolgersi al TAS di Losanna (Tribunale Arbitrale dello Sport), step finale prima di valutare l'ipotesi di ricorrere alla giustizia ordinaria.