FOGGIA-PALERMO

Foggia-Palermo 4-1: disastro rosa allo Zaccheria, Zeman cala il poker a Baldini

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PRIMO TEMPO - Bivio significativo per il Palermo di Silvio Baldini, desideroso di imboccare il sentiero giusto in direzione playoff. La compagine rosanero vuole dare continuità al brillante successo contro la Juve Stabia e centrare  il primo blitz esterno della nuova gestione tecnica.

Il tecnico toscano decide di fare  di necessità virtù ed opta per un cambio di modulo rispetto al consueto 4-2-3-1. Palermo disposto con un 3-4-2-1  di marcata propensione offensiva. Pelagotti tra i pali. Accardi, Lancini e Marconi a comporre il pacchetto difensivo, Felici e Valente esterni alti, Floriano e Luperini a sostegno di Brunori. 

Zeman risponde con il proverbiale 4-3-3: Davanti al portiere Volpe, Nicolao  e Rizzo esterni bassi, Di Pasquale e Buschiazzo tandem di centrali difensivi.  Petermann, Garofalo, Dipaolantonio in zona nevralgica, Curcio, Ferrante e Merola a formare il tridente offensivo. 

Palermo gelato dopo quattro giri d'orologio: Nicoiao crossa dal versante destro, Dipaolantonio sbuca alle spalle di Valente e firma il vantaggio dei pugliesi. Ospiti che faticano a riordinare le idee e ad imbastire una reazione. La compagine rosanero, con qualche disagio, cerca tempi e distanze ideali ad esaltare il nuovo assetto tattico.  Poca linearità nel fraseggio e qualche lancio lungo di troppo che fa il gioco della retroguardia rossonera.  Il Palermo cresce gradualmente in termini di fosforo e geometria nello sviluppo della manovra, Damiani sale in cattedra e detta con qualità e personalità tempi e tracce del gioco. Dopo un paio di interessanti combinazioni che innescano la gamba in ampiezza di Valente, il pari arriva con modalità anomale ed in circostanze davvero singolari. Floriano pennella in drop con l'esterno per l'attacco alla profondità di Brunori, Volpe si blocca a causa di un problema muscolare ed il bomber rosa deposita in rete con la porta praticamente sguarnita. Non mancano inevitabilmente le polemiche, si accende un piccolo capannello con i giocatori del Foggia dir poco contrariati.

Un'ingenuità di Lancini accende Curcio, l'assist per l'inserimento di Merola  trova scoperta la formazione siciliana ed il Foggia torna avanti.

Baldini capta le difficoltà dei suoi sia in mezzo al campo sia in sede di chiusura sugli esterni e ribalta la squadra con un triplo cambio: Crivello, De Rose e Soleri rilevano Felici, Odjer e Floriano. Palermo che torna al modulo originario e si risistema sul terreno di gioco con il 4-2-3-1. Bella la trama sviluppata dai rosa un paio di minuti dopo: un bel fraseggio libera il cross di Valente sul secondo palo, Crivello arriva bene ma sbuccia malamente la conclusione mancina.

SECONDO TEMPO -  Baldini gioca subito la carta Fella in luogo di Luperini. Palermo che parte con intensità e piglio e prova a schiacciare il Foggia nella propria metà campo. Valente mette un cross radente su cui Soleri non riesce a correggere in rete con il tacco. Tuttavia, la squadra rosanero sbanda clamorosamente in fase difensiva, linea troppo stretta e Crivello preso alle spalle da Garofalo sul cambio di fronte di Curcio. Il tecnico toscano lancia Silipo e richiama Damiani.  Palermo con Silipo, Soleri e Valente alle spalle di Brunori e Fella adattato in mediana a fianco di De Rose. Ospiti sbilanciato ed in chiara confusione: altro disastro difensivo al minuto sessantasei: Nicolao salta come birilli Crivell, Fella e Marconi, Lancini rinvia su Curcio che batte da due passi Pelagotti.

Brunori, servito da Fella, si fa ipnotizzare da Dalmasso e spreca la chance per accorciare le distanze. La partita di fatto finisce qui. Un Palermo troppo brutto per essere vero incassa la sconfitta più netta e meritata della stagione.

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