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ESCLUSIVA

Floriano: “Corini si è fatto capire. Playoff, si può. Brunori, Stulac e Saric…”

Mediagol ⚽️

L'intervista esclusiva concessa da Roberto Floriano alla redazione di Mediago.it

Il cammino del Palermo nel girone d'andata, la sinergia tra Corini e la squadra, la crescita esponenziale di Brunori, le difficoltà affrontate dai nuovi acquisti Stulac e Saric. Questi alcuni dei temi trattati dall'ex capitano della compagine rosanero, Roberto Floriano, trasferitosi al Sangiuliano nella sessione di mercato di gennaio, nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

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Intervista realizzata da Leandro Ficarra e Noemi Cusano 

GIRONE D?ANDATA E OBIETTIVO PALERMO - "Nel girone d’andata il Palermo ha avuto tante difficoltà ed era palese a tutti. Corini è arrivato e cinque giorni dopo abbiamo giocato la prima di campionato, quindi il mister ha avuto poco tempo per lavorare e conoscere bene anche i ragazzi che già c’erano. E poi sono arrivati i calciatori nuovi, molto validi, di categoria superiore. Ma giocare a Palermo non è facile, bisogna adattarsi subito. Palermo ti dà tanto, ma se le cose non vanno come devono andare può anche buttarti giù. Per me la squadra può fare di più, è veramente forte. Forse io la guardo da amico e da ‘innamorato’. Io ho molta fiducia nei miei ex compagni e credo siano fortissimi. Mi auguro che intanto riescano a risalire in classifica, di ottenere risultati importanti. In questo momento i valori stanno venendo fuori, perché i risultati positivi adesso ci sono da alcune partite. Il mister credo sia riuscito a far capire i suoi concetti. Obiettivo playoff? Sì, ma come dice giustamente Corini la cosa importante per una neopromossa è riuscire a mantenere la categoria. E non è facile, soprattutto in un campionato di Serie B come questo, molto equilibrato. Però secondo me se si riescono ad incanalare due-tre risultati positivi, è giusto che una squadra così, una piazza così possa ambire a qualcosa di più già al primo anno". 

BRUNORI - Brunori? Io stimo tantissimo Matteo, abbiamo un bellissimo rapporto. Quando è arrivato ho notato immediatamente le sue qualità calcistiche, però a gestire e metabolizzare certi aspetti non era pronto. Soprattutto in una piazza così importante come Palermo. Invece poi si è dimostrato un leader in campo, ci ha trascinato con i suoi gol. Un po’ di merito ce lo prendiamo anche io, Accardi e De Rose, ovvero quelli più grandi. Lo abbiamo supportato ed instradato verso la giusta mentalità, quella di cercare sempre di migliorarsi. Secondo me adesso è diventato un giocatore completo, può essere un leader tranquillamente e lo è già. Mi auguro che possa fare tanti gol anche quest’anno e che possa conquistare il titolo di capocannoniere. Poi mi auguro che possa giocare in Serie A, se lo merita e ha le potenzialità per poterla fare. 

Perché Stulac e Saric hanno fatto così fatica nel girone d’andata? Perché non è facile. Per quanto riguarda Dario, è un bravissimo ragazzo ed un giocatore molto forte secondo me. Se arrivi in una piazza come Palermo, con il club che ti ha voluto a tutti i costi, la gente si aspetta tanto da te. E se non sei al top della condizione fisica non è facile riuscire a rialzarsi. Però vedo che Dario nelle ultime partite è venuto fuori alla grande, il suo rendimento è migliorato, è in netta ripresa. A Palermo non è facile giocare. Quando va tutto bene, è facile. Ma se arrivi da giocatore importante e magari hai qualche difficoltà nelle prime partite devi avere la forza di rialzarsi. Bisogna pedalare. Dario l’ha capito e adesso sta facendo molto meglio rispetto all’inizio che era sotto tono.