Embalo: “Ho avuto pazienza, ora sono felice. L’abbraccio di Nestorovski…”

Una crescita lenta ma progressiva. Carlos Embalo sembra stia finalmente riuscendo a commutare intenti e propositi in prestazioni convincenti sul terreno di gioco. Rapidità d'esecuzione, esplosività e buona tecnica di base. Doti non sempre messe dovutamente a frutto in virtù di discontinuità, evanescenza ed una certa anarchia tattica che sta correggendo col trascorrere delle giornate.  Tradito talvolta dalla voglia di strafare, ma certamente tra i pochi in questa squadra capace di spaccare le partite con qualche accelerazione, qualche strappo in percussione utile a scalfire la densità delle squadre avversarie.

Tedino lo utilizza spesso in quest'ottica: jolly da inserire a gara in corso, specie nella ripresa quando le squadre si allungano e la stanchezza inizia ad affiorare, contesto in cui Embalo può far valere il suo strapotere sul piano atletico.

Un gol pesantissimo, quello che ha chiuso la contesa contro il Carpi. Il sigillo della tranquillità ad una vittoria che, dopo la rete di Sabbione, rischiava di complicarsi oltremisura.

L'assist di Nestorovski, il sinistro del numero 11 rosanero: forse l'alba di un nuovo percorso per Carlos fatto di continuità di impiego e giocate decisive.

"Sono felicissimo – racconta il guineano al "Corriere dello Sport" – per la rete realizzata, era ora. Tutti mi chiedevano ”Quando fai gol?”. Ho avuto pazienza ed è arrivato al momento giusto per ribadire la nostra vittoria. Ci speravo inoltre per dedicarlo alla mia fidanzata Greta, la più importante di tutti, e al nostro bambino che nascerà tra un mese circa. Anche lei era molto contenta. L’abbraccio di Nestorovski sta a significare che siamo una squadra unita. E che assist il capitano! E’ un grande calciatore, lo ringrazio per tutto".