Delio Rossi torna a parlare della sua avventura a Palermo.
serie b
Delio Rossi: “Palermo? Troppa ansia di vincere. 2011? Si poteva costruire qualcosa di grande”
L'ex tecnico rosanero analizza la situazione attuale vissuta dal club di Viale del Fante e parla delle possibilità di promozione diretta degli uomini guidati da Roberto Stellone
L'ex tecnico rosanero, sulla panchina del club di Viale del Fante dal 2009 al 2011, ha analizzato il campionato di B che vede al momento Brescia e Lecce appaiate al primo posto con il Palermo che insegue a quattro punti di distanza. L'allenatore romagnolo, intervenuto durante la trasmissione "Zona Vostra" in onda su Trm, è anche tornato indietro nel tempo a quel 2011.
"Per chi fa il mio lavoro è normale che la panchina manchi, non ho trovato una possibilità non per scelta mia ma perché non si sono concretizzate alcune situazioni. Serie B? Come al solito siamo davanti a un campionato molto incerto sia davanti che in coda e soprattutto molto lungo e agguerrito. Palermo, Pescara e Lecce lottano per la A? Sono tutte squadre che ho allenato che al momento stanno in B alle quali sono particolarmente legato. Il Pescara è una piazza molto calda dove i tifosi sono molto appassionati, una squadra che è abituata alla massima serie sebbene manchi dalla A da qualche tempo e quest'anno può lottare per conquistare la categoria. Lecce? Non è una prima volta che una squadra ben attrezzata e una società seria riesca a fare il doppio salto, se hai determinate caratteristiche all'interno del club riesci a fare grandi cose. Palermo? La serenità è inferiore rispetto alle altre piazze, il dover centrare per forza l'obiettivo per non rischiare che la società non abbia un futuro pesa tantissimo sul rendimento dei calciatori. Mi sembra difficile pensare che la gente di Palermo non sia vicino alla squadra, il problema è che non vedono un futuro e un qualcosa che li possa rappresentare. I colori rimarranno indelebili indipendentemente dalla categoria. 2011? Potevamo fare qualcosa di più rispetto a quello che avevamo fatto, era complicato lottare con le grandi squadre ma dal punto di vista tecnico credo fossimo al livello del Napoli. Penso che avendo uno zoccolo duro e delle persone capaci si poteva fare quello che hanno fatto altre squadre, restare in A e lottare anche per qualche competizione europea. Da quell'anno lo sconquasso è stato tanto".
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