Mai così male alla prima di Champions League.
serie b
Cosmi: “Calcio italiano in crisi? Se il Palermo in Serie B gioca con undici stranieri…”
Le parole di Serse Cosmi, ex tecnico di Trapani e Palermo: "In B vedo un Perugia costruito con intelligenza, ma occhio anche ad Empoli, Palermo e Frosinone".
Non è iniziata nel migliore dei modi l'avventura delle italiane in Champions League. Martedì la vittoria del Barcellona ai danni della Juventus di Massimiliano Allegri, mentre la Roma non è andata oltre lo 0-0 fra le mura amiche dello stadio Olimpico contro l'Atletico Madrid. Mercoledì è toccato al Napoli di Maurizio Sarri scendere in campo, sconfitto per 2-1 dallo Shakhtar Donetsk.
"Nella massima competizione europea sono state incontrate squadre di assoluto valore. L’Atletico ha giocato ad altissimi livelli negli ultimi anni. Il Barcellona ha illuso lo scorso anno ma resta una squadra difficilissima da affrontare. Non è un ottimo momento per il calcio italiano - lo ha detto Serse Cosmi, intervistato ai microfoni di TMW Radio -. La sorpresa però è stata il Napoli, quasi mai entrato in partita. Bisogna prendere atto del fatto che il calcio spagnolo, dopo il Mondiale del 2006, ha gettato le basi per costruire un ciclo vincente. Se potrebbero esserci problemi strutturali? Si fa sempre riferimento ai settori giovanili. Penso di poter intuire quali siano i nostri problemi. Se il Palermo in B gioca senza un italiano, se gli attaccanti della nostra Nazionale, escluso Insigne, non vestono le maglie delle big, allora il problema viene fuori facilmente. In passato era diverso. Quanti sono gli azzurri che hanno giocato gare di primo livello su scala internazionale? Eccola una possibile risposta".
SERIE B -"Ho sentito paragonare questa B a quella in cui giocavano Juventus, Napoli e Genoa. Secondo me è un’esagerazione. Però è un campionato con diverse squadre di blasone anche se, a mio avviso, per la promozione finale ci sarà una sorpresa. Si tratta di un torneo affascinante ma ridimensionato sotto l’aspetto economico. Un tempo le retrocesse pensavano di risalire con la consapevolezza di incontrare tante difficoltà. Oggi tornare in massima serie diventa un’esigenza, sia per l’allenatore che per i calciatori, grazie a un divario economico enorme rispetto a chi c’è già. Vedo un Perugia costruito con intelligenza, ma occhio anche ad Empoli, Palermo e Frosinone", ha concluso l'ex tecnico di Trapani e Palermo.
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