"Ottovolante rosanero. A Cittadella finisce pari una gara da alti e bassi". Titola così l'edizione odierna de "La Repubblica", che analizza la prestazione offerta dalla squadra di Eugenio Corini al cospetto del Cittadella. Tre gol per parte, l'ennesimo pareggio. Il quinto di fila che rallenta "la corsa ai play-off del Palermo che ha dimenticato come si vince".
L'ANALISI
Cittadella-Palermo, “ottovolante rosanero”: al “Tombolato” una gara da alti e bassi
Diverse le domande alle quali bisognerà dare delle risposte. "Per esempio, perché il Palermo entra ed esce così tante volte dalla partita così come accaduto anche ieri col Cittadella? Perché la squadra prima di dimostrare tutto il suo potenziale deve concedere due gol in appena venti minuti agli avversari? Perché non bastano tre gol segnati in trasferta per portare a casa la vittoria? Perché, come accaduto a Pisa, i rosa si fanno recuperare dopo essere passati in vantaggio? Domande alle quali Corini dovrà cercare delle risposte per dare la svolta decisiva al campionato e soprattutto quella continuità che, domanda delle domande, non si capisce perché ancora manchi a questa squadra", si legge.
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Da un lato, dunque, vi sono diversi aspetti negativi sui quali il tecnico Eugenio Corini dovrà continuare a lavorare. Dall'altro, il noto quotidiano sottolinea la capacità della compagine rosanero di rimettersi in carreggiata, segnando anche la rete del vantaggio con Di Mariano, prima del gol del definito 3-3 siglato da Maistrello. "Certo, nulla è compromesso ma serve veramente una sterzata decisa a questa squadra che deve finire di indossare le due maschere del dottor Jekyll e mister Hyde e trovare finalmente una sua fisionomia ben definita", conclude.
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