serie b

Cessione Palermo, tutto un bluff? Spunta Corrado Coen, faccendiere legato a Zamparini

Mediagol92

Coen risulta esser stato condannato per diversi reati finanziari tra cui la bancarotta. L'aumento di capitale sarebbe dovuto arrivare da Abalone, società maltese, poi il cambio di programma...

"Le nomine del nuovo consiglio di amministrazione del Palermo? Sospese. Il Palermo Football Club Spa che avrebbe il controllo della società rosanero? Inattivo".

Apre così l'edizione odierna de La Repubblica che quest'oggi rivela un clamoroso retroscena sulla cessione del Palermo Calcio. L'ipotesi sarebbe quella di un bluff e un passaggio di quote pilotato da un faccendiere, Corrado Coen. Il quadro è sempre più preoccupante, con il rischio penalizzazione sempre più alto: le casse della società sono vuote.

La società Palermo Football Club Spa, società che detiene il 100% dell’Unione Sportiva Città di Palermo è inattiva: "Altro elemento quantomeno curioso è che tutti i nomi dell’organigramma annunciato per il nuovo Palermo, dal presidente Richardson al collegio dei sindaci, non figurano nella società rosanero attiva e tutt’ora sotto il controllo per la normale amministrazione del vecchio cda presieduto da Daniela De Angeli - sottolinea l'edizione odierna del quotidiano -. Tutti sono stati nominati all’interno del Palermo Football Club Spa ad oggi inattivo. Le famose cariche comunicate alla camera di commercio riguardavano questa società e non il Palermo: per questo del presidente Clive Richardson, dell’amministratore delegato Emanuele Facile, del consigliere John Treacy e dell’intero collegio dei sindaci presieduto da Mario Giuffrida non c’è traccia nel Palermo di Foschi e Stellone".

Per quanto riguarda la Mepal, compagnia che detiene il marchio del club rosanero e il progetto dello stadio, risulta ancora sotto il controllo dall’amministratore unico Diego Paolo Zamparini. L’impresa, riporta il quotidiano, risulta essere in aggiornamento “ricostituzione pluralità dei soci”: la proprietà delle azioni è di Sport Capital Group Investments, ma il rappresentante dell’impresa è il figlio di Zamparini Diego Paolo e il socio unico figura sempre l’Alyssa società riconducibile a Zamparini.

La notizia più rilevante è però quella di un presunto faccendiere. Si tratta di Corrado Coen, che avrebbe presieduto alle prime riunioni per la cessione del club rosanero in compagnia di Maurizio Zamparini, James Sheen, Maurizio Belli, Emanuele Facile. I primi contatti sarebbero partiti a luglio, con Coen che mette in piedi un programma di ristrutturazione aziendale per il Palermo che prevede la creazione di una rete che possa mettere al sicuro la società di viale del Fante da eventuali sviluppi delle inchieste che hanno portato Zamparini agli arresti domiciliari.

Coen, soggetto assai curioso, risulta esser stato condannato per diversi reati finanziari tra cui la bancarotta. I famosi 15 milioni di euro di aumento sarebbero dovuti arrivare dal fondo maltese Abalone, ma non vi era liquidità. A quel punto è stato progettato il piano "loan notes".

L'edizione locale del quotidiano evidenzia infine anche tutti i collegamenti tra gli inglesi, Abalone e Financial Innovations: "Il consigliere rosanero John Treacy, con tutta la sua struttura che coinvolge anche Dominic White, fa parte di una rete che parte da Clive Richardson e arriva fino a Zamparini proprio attraverso Coen. White, infatti, è proprio il braccio destro di Coen. Tutti i protagonisti della vicenda, come è già stato dimostrato per i soci Belli e Facile, sono legati. Abalone con Coen e Financial Innovation con Belli e Facile hanno già lavorato insieme anche nell’acquisizione di Alma Media, editore di Pop Economy, proprio il canale scelto da Zamparini e Richardson per annunciare lo scorso 4 dicembre la cessione del club agli inglesi. Abalone è proprietaria dei “fondi ombrello” che negli schemi con varie società che si fondono l’una con l’altra servono per spostare l’investitore principale a seconda delle necessità".