Assaggio di massima serie per il nuovo Palermo di Bruno Tedino. L'auspicio è di tornarvi in pianta stabile già dalla prossima stagione. La Tim Cup offre in dote uno stuzzicante incrocio con il Cagliari di Rastelli. Confronto sulla carta impari ma test altamente indicativo per testare attuale tenuta e spessore in prospettiva dell'organico rosanero. Palermo chiamato a disputare un torneo cadetto da assoluto protagonista.
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Cagliari-Palermo 1-0: Joao Pedro rompe l’equilibrio, commento primo tempo
Il Cagliari passa allo scadere della prima frazione con la zampata di Joao Pedro. Palermo accorto ed equilibrato ma troppo sterile in fase offensiva.
Prestazione, equilibri, compattezza, identità tattica, automatismi nelle due fasi di gioco. Elementi che questa sera per Bruno Tedino conteranno anche più del risultato. Nessuna sorpresa nell'undici iniziale elencato in distinta. Posavec tra i pali, Cionek, Struna e Bellusci a comporre il pacchetto arretrato, Morganella ed Aleesami confermati sulle corsie, cerniera centrale formata da Jajalo e Chochev. Il forfait di Coronado suggerisce l'impiego del duttile e vivace Muravski, già in gol all'esordio, a far la spola tra centrocampo e trequarti avversaria.
Modulo 3-5-2 di base che può trasformarsi in 3-4-2-1 in fase di possesso. Toccherà al giovane polacco, di concerto con Trajkovski, supportare, quando possibile, il terminale Nestorovski. 4-3-3 elastico per Rastelli, basta dare un'occhiata agli interpreti schierati dal coach sardo dalla cintola in su per avere la misura della difficoltà del match. Barella e Ionita coniugano forza e dinamismo in zona nevralgica in cui detta tempi e tracce un playmaker di acume e talento come Cigarini. Qualità, rapidità e fiuto del gol gli ingredienti di un tridente non semplice da tenere a bada: Joao Pedro, Borriello, Farias.
Brividi in casa rosa dopo due minuti con Posavec che cincischia troppo con i piedi, si fa pressare da Farias e per poco non regala il vantaggio ai sardi. Un malinteso tra Morganella e Muravski genera un cartellino giallo per Jajalo, costretto a fermare con le cattive Farias sulla trequarti. Il sinistro a giro di Borriello, sulla conseguente punizione, si spegne non lontano dal sette alla sinistra di Posavec. L'avvio del Palermo denota buona personalità, la compagine di Tedino non schiaccia troppo il baricentro, mantiene densità e chiude i varchi con ordine. Quando riparte prova a distendersi in maniera fluida e lineare ma pecca in precisione ed incisività in sede di rifinitura.
Al ventesimo la linea difensiva rosa si lascia sorprendere alle spalle da una verticalizzazione chirurgica a pescare Farias, bravo Posavec ad opporsi in uscita bassa. L'ampiezza è il tema dominante in casa rosa: bella sventagliata di Jajalo a premiare la corsa di Aleesami, cross a rimorchio pretenzioso ed mal dosato a cercare Chochev. Quando il Cagliari alza i giri del pressing la squadra di Tedino fa fatica a gestire con sapienza e lucidità la sfera e ricorre troppo spesso al lancio lungo. Centrocampo dedito a schermare la difesa ma poco pronto ad accorciare e sostenere con qualità il tandem macedone, spesso troppo isolato. Distrazione fatale nel minuto di recupero concesso da Valeri, Barella ispira Joao Pedro troppo libero nel cuore dell'area rosa: diagonale imparabile per Posavec e vantaggio per la formazione di Rastelli.
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