Il Palermo torna alla ribalta mediatica per fatti che c'entrano poco con il calcio giocato.
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Bruno Henrique rompe il silenzio: “Passaporto falso? Non c’entro nulla”
Il centrocampista del Palermo, Bruno Henrique, rompe il silenzio e si difende: "Passaporto falso? Io totalmente estraneo ai fatti e lo dimostrerò!"
Il caso del giorno, in casa rosanero, è lo status comunitario di Bruno Henrique Corsini, centrocampista classe '89 prelevato la scorsa estate (agosto 2016) dal Corinthians, di cui era capitano. L'attuale mediano dei siciliani rientrerebbe tra i calciatori che avrebbero beneficiato di alcune pratiche false per ottenere la cittadinanza italiana, aggirare i vincoli del tesseramento per gli stranieri e giocare nelle squadre di calcio: sia in serie A che nei massimi campionati di Francia e Portogallo. I profili sono circa 300, tutti cittadini brasiliani che in questo modo hanno aggirato la legge, facendo risultare lo ius sanguinis che ha permesso loro lo status di "calciatore italiano".
A scoprire il meccanismo i carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, che hanno notificato ordinanze cautelari a due persone accusate di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Nola, guidata da Stefania Castaldi.
Dopo il comunicato del Palermo Calcio, con cui la società ha sottolineato di essere "totalmente estranea ai fatti citati, di non conoscere i termini della vicenda e di non avere avuto alcun rapporto con i soggetti coinvolti nell'inchiesta. Il calciatore in oggetto, che al momento dell’acquisto godeva già dello status di cittadino italiano, non mancherà di fare chiarezza nelle sedi opportune in merito alla propria posizione qualora fosse confermato il suo coinvolgimento nell'indagine". Ecco le parole del diretto interessato, Bruno Henrique Corsini, all'Ansa. "Sono totalmente estraneo ai fatti e a disposizione per fornire tutta la documentazione necessaria a supporto della mia estraneità".
Bruno Henrique Corsini, che ha un fratello cittadino italiano da anni e giocatore della Nazionale Italiana di Futsal, si riserva di agire per la tutela dei propri diritti e della sua immagine nelle competenti sedi giudiziarie e nutre completa fiducia negli organi inquirenti affinché possano svolgere un accertamento completo dei fatti.
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