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Brescia, Cellino: “Palermo grande favorito per la Serie A. Zamparini? Siamo diversi…”

Brescia, Cellino: “Palermo grande favorito per la Serie A. Zamparini? Siamo diversi…”

Le dichiarazioni rilasciate dal numero uno del Brescia Massimo Cellino: "Corini è l'uomo giusto al momento giusto"

Mediagol7

"La B a 19 squadre non mi piace, ma era importante far partire il campionato".

Parola di Massimo Cellino. Diversi sono stati i temi trattati dal presidente del Brescia, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': dalle prestazioni offerte dalla squadra allenata da Eugenio Corini, che occupa attualmente il sesto posto in classifica a 18 punti, al momento di Sandro Tonali, convocato dal commissario tecnico della Nazionale italiana Roberto Mancini per le sfide contro Portogallo e Stati Uniti. Ma non solo; il numero uno del club lombardo ha parlato anche del patron del Palermo Maurizio Zamparini.

"Io vorrei 22 squadre tutte con i bilanci in ordine. Purtroppo in Italia c'è l'abitudine consolidata di essere promossi dai tribunali. I bresciani sono grandi lavoratori. E ancora più provinciali dei cagliaritani: sono convinti che il mondo cominci e finisca a Brescia. Corini è bresciano dentro: parla poco, lavora molto e non si lamenta. Ho esonerato 31 allenatori? Noi presidenti facciamo un lavoraccio e spesso sbagliamo, ma non ci divertiamo a mandare via la gente - ha dichiarato Cellino -. Zamparini inarrivabile? Siamo diversi. Il suo Palermo è il grande favorito per la A. Suazo ha qualità, ma ho sbagliato a chiamarlo, non aveva esperienza. Corini è l'uomo giusto al momento giusto. Il Brescia ha una media da promozione? Vero, ma dobbiamo fare di più in trasferta. L'allenatore che ho nel cuore? Allegri. L'Atalanta resta un modello. Ho dovuto ricostruire il vivaio affidandolo a una persona di valore come Botturi. So come cercare e costruire i giovani. Arriveremo al loro livello, il traguardo è salire in A al terzo anno, quindi nel 2020".

TONALI -"Non faccio cifre, sto cercando di proteggere un vero talento. Diciamo che sono lo zio. Ha una famiglia solida, tipica lombarda. Ha promesso a me e alla mamma che finirà lo scientifico. Se meritava la Nazionale? Certo, e metterà in difficoltà Mancini, perché è pronto. E' il prototipo del centrocampista moderno, inventa e difende. Il nuovo Pirlo? Si assomigliano fisicamente, per il resto sono diversi: Sandro tra qualche anno giocherà trequartista. E' formato dal punto di vista muscolare e ha il senso del gol. Mi ricorda O'Naill che dal Cagliari è poi passato alla Juve. Sandro è un 18enne con la testa da adulto. Temo che sarà difficile tenerlo. Ma non c'è solo lui, abbiamo altri giocatori interessanti. Non vorrei perderli tutti", ha concluso.