Una passione nata da giovanissimo e probabilmente tramontata nei suoi primi anni da allenatore delle giovanili del Milan.
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Ballardini e la fede juventina: “Zoff, Furino e Bettega i miei idoli”
Il tecnico del Palermo: "Da ragazzo, come ogni buon romagnolo, tifavo per la Juventus"
Da ragazzo, Davide Ballardini teneva per la Juventus, la squadra che si troverà di fronte al suo terzo esordio sulla panchina del Palermo.
Se, professionalmente, il tecnico romagnolo ha iniziato a fare grandi cose nei settori giovanili di Milan e Parma - sottolinea l'edizione odierna del 'Giornale di Sicilia' -, da giovanissimo Ballardini tifava proprio per la Juventus, quella degli anni Settanta e Ottanta, che cominciava ad affermarsi anche in ambito europeo. La prima partita vista allo stadio, al Dall’Ara, da Ballardini fu un Bologna-Juventus, e la passione bianconera gli rimase a lungo addosso. "Da ragazzo, come ogni buon romagnolo tifavo per la Juventus. Era la squadra in cui giocava gente come Bettega, Anastasi, Furino e Zoff. Mi appassionai, come succede fra i ragazzi, e cominciai a tenere per i bianconeri", ha spiegato pochi anni fa. "Ci rimasi malissimo vedendo che, nella notte dell'Heysel (Coppa dei Campioni dell'85 tra Juve e Liverpool, ndr) i giocatori scesero in campo a giocare come se niente fosse, dopo quella tragedia (decine di morti sugli spalti, ndr). Non mi piacque, ci rimasi malissimo".
Da tecnico, contro la Juve, Ballardini ha giocato undici partite, vincendone solo una (nel 2008 alla guida del Palermo), pareggiandone quattro e perdendone sei.
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