Di Alessandro Amato
primo piano
Aspettando la Salernitana… Rino, sei il nostro bomber. Richardson e il dramma di Instagram. Lotito da battere nel pink friday
La prossima gara di campionato dei rosanero vista dal giornalista Alessandro Amato in dieci punti tra il serio e il faceto
Bentornato pallone. Tre settimane a parlare di calciomercato, di closing e di scatole cinesi. Che noia. Finalmente torna il pallone, tornano le partite: il calcio che mi piace è questo. Si gioca in campo.
Verso il traguardo. Diciotto partite al traguardo. Siamo primi, siamo i favoriti. Siamo lì… ad attendere la fine di un incubo. Arbitri del nostro destino.
Dietrologia a quintali. Clive Richardson ha chiuso i suoi profili Instagram e la notizia ha avuto un’eco davvero prorompente ed eccessiva: argomento trattato come un dramma. Stiamo esagerando.
Caterino per la vetta. Sette gennaio 1996: il Palermo dei picciotti allenati da Arcoleo batte 2-1 la Salernitana (Scarafoni e Caterino) e vola in vetta alla classifica. A quei tempi era un evento clamoroso.
Le botte dell’andata. Zero a zero e poche emozioni, all’andata. La partita è ricordata per le botte tra gli ultras rosanero nel settore ospiti. Brutta serata.
L’ombra del Mancio. Lo segue ormai da anni. Angelo Gregucci è stato collaboratore di Roberto Mancini sulle panchine di Fiorentina, Manchester City, Inter, Zenit S. Pietroburgo e nazionale azzurra. Ha rescisso il contratto con la Federcalcio per andare ad allenare i granata dopo le dimissioni di Colantuono.
Il pink friday. Molta preoccupazione, per statistici e scaramantici, perché nelle quattro partite giocate di venerdì non abbiamo mai vinto. I venerdì sono stati segnati come giornata nera. Ma il black può diventare pink. Basta poco. Un colpo di pennello. Oppure un gol.
Occasione persa. Il Palermo, nonostante l’idea a Foschi fosse piaciuta subito, non ha riaperto la campagna abbonamenti per il girone di ritorno. Con la squadra prima in classifica io un tentativo l’avrei fatto. Era un tentativo a costo zero.
Un baluardo in meno. E’ stato ceduto Struna e non è arrivato alcun sostituto. Ergo, al momento, il Palermo è un po’ più debole di come l’avevamo lasciato a Capodanno.
L’ira di Foschi. Rino è un focoso, quando s’arrabbia perde il controllo dei nervi e della lingua. E, forse, ci piace anche per questo. Però, su Richardson (il suo presidente) è stato davvero pesante. Rino, metti il freno al nervosismo e portaci in A. Tu sei il nostro bomber.
Lotito, ti aspetto. Il proprietario della Salernitana è Lotito. Un motivo in più per battere la squadra campana. Quando Lotito s’arrabbia, io sono contento. E se accade di venerdì è ancora più bello.
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