Una sola rete con la maglia del Palermo per Gaetano Monachello.
serie b
Ascoli, Monachello si presenta: “Voglio riscattarmi, a Palermo mi sentivo oppresso”. E la lettera d’addio…
Le prime parole da nuovo volto dell'Ascoli per l'ex attaccante rosanero che ha anche scritto una lettera dedicata al Palermo
L'attaccante di origini agrigentine, arrivato in rosanero lo scorso agosto, dopo un periodo di stop a causa di infortuni ha trovato poco spazio con Bruno Tedino, disputando 5 partite e mettendo a segno un gol nel netto 3-0 contro la Salernitana. L'ormai ex rosa si è trasferito all'Ascoli dopo che il club di Viale del Fante, in accordo con l'Atalanta, ha risolto anticipatamente il prestito. Il nuovo volto del club marchigiano, ai microfoni di Piceno Time, si è presentato ai suoi nuovi tifosi.
"Sono molto motivato, felice di essere arrivato in una piazza come Ascoli che meriterebbe di più per l'importanza che ha sempre avuto. Voglio dare tutto me stesso per questa maglia e ho una voglia matta di riscattarmi anche perché a Palermo sono stato un po' oppresso e lo si è visto anche nell'ultima gara contro la Salernitana quando avevo voglia di spaccare il mondo. Adesso il mio obiettivo è quello di dare il massimo per questi colori ed entrare in campo con la stessa rabbia che avevo quel giorno. Mi è mancato tanto giocare e adesso voglio riscattarmi dando una grossa mano a questa società che ha creduto in me".
Lo stesso Monachello, attraverso il proprio profilo instagram, ha voluto salutare Palermo e ringraziare i tifosi rosanero.
"Al mio arrivo a Palermo l’obiettivo, come in tutte le squadre in cui sono stato, era dare il massimo; probabilmente qui, scorrendo nelle mie vene sangue siculo, la responsabilità che avvertivo era maggiore. Ma purtroppo la vita, per un motivo o per un altro, non sempre ti lascia agire come vorresti e io questa volta, di certo, non ho raggiunto quanto mi ero ripromesso. Questo il mio rammarico più grande, non aver avuto la possibilità di esprimermi, di mostrare a tutti quanta carica e quanta voglia avevo in serbo. Dal mio canto, quando sono stato chiamato in causa, in quei pochi minuti che ho racimolato, ho provato a dare tutto me stesso ma a volte non basta. Intanto i mesi sono trascorsi velocemente e, senza saperlo, è arrivata la mia ultima partita al Barbera, sempre nella seconda parte. Anche in quell’occasione provo a far qualcosa correndo contro il tempo, ma ecco che improvvisamente arriva il tanto atteso goal, la prima rete dell’anno. Un tiro troppo carico che porta con sé tanta rabbia, tanta fame, tanta voglia. Segno finalmente nella mia terra, da dove sono partito e dove avrei voluto far parlare di me per più tempo. Ma proprio quel goal arriva come un segno del destino, per salutare e ringraziare tutti malgrado tutto. Vorrei dire grazie a tutte le persone meravigliose che ho conosciuto e mi hanno accompagnato in questa esperienza permettendomi di rispolverare le mie radici e il volto più bello della Sicilia, quello della calorosità, dei sorrisi, dei mille caffè al giorno, dei profumi, dei sapori, dei colori e grazie soprattutto per avermi fatto esprimere nel mio tanto amato dialetto senza troppi giri di parole.Adesso però testa ad un’altra avventura, sono carico e ho tanta voglia di ripartire e sudare per questa nuova maglia. Ripagherò in campo la fiducia in me riposta".
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