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le dichiarazioni

Amauri: “Fa male vedere il Palermo nel nulla. Io, Zamparini e quell’aneddoto…”

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Il suo rapporto con Maurizio Zamparini, il gol più bello con la maglia del Palermo e non solo: le dichiarazioni rilasciate da Amauri

"Zamparini ha portato giocatori e allenatori prestigiosi come Guidolin. Fa male quando vedi un club del genere sprofondare nel nulla". Lo ha detto Amauri, intervistato ai microfoni de "La Repubblica" edizione Palermo. Diversi i temi trattati dall'ex attaccante del Palermo, che ha svelato anche un interessante retroscena relativo ad un suo possibile ritorno in Sicilia (LEGGI QUI): dal suo rapporto con Maurizio Zamparini, scomparso lo scorso 1° febbraio, alla mancata qualificazione dell'Italia ai prossimi Mondiali 2022 in Qatar. Ma non solo...

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"A Zamparini devo tutto. Come dimenticare che è stato lui ad aprimi la porta del successo cedendomi alla Juventus? Un aneddoto? Guidolin e Foschi mi volevano a tutti i costi. Io avevo accettato, ma dovevamo avere il consenso di Zamparini. Ci diede appuntamento a Verona e atterrò con l’aereo personale. Mi chiamò: 'Vieni in aeroporto, ti devo parlare'. Ero spaventato. Passò subito ai fatti: 'Ti ho convocato per farti una domanda: Sei felice di venire a Palermo?'. Gli risposi: Sì. E lui: 'Considerati un nostro giocatore'. Si girò verso Foschi: Puoi prenderlo, basta che non mi rompi più le scatole", ha raccontato.

SU CAVANI -"Cavani la mia riserva? Ci stava. In quel momento ero più forte di lui. Ma, ceduto alla Juve, gli dissi che sarebbe diventato il mio erede. E comunque se è stato acquistato è anche merito mio. Ho conosciuto Edinson quando ero al Chievo. Fece un provino con altri due uruguaiani e venne scartato. Io, invece, ne restai colpito. Quando m’infortunai e c’era bisogna di un sostituto, Foschi mi chiese consiglio su chi prendere fra Cavani e Matusiak. Non avevo dubbi e dissi Edy. Lui, per non sbagliare, acquistò anche il polacco. Quando al debutto contro la Fiorentina, Cavani si presentò con un gran gol al volo da fuori area il direttore mi abbracciò, sussurrandomi: Tu devi fare il diesse".

IL GOL PIU' BELLO -"A Firenze. Forse altri sono stati più spettacolari. Ho segnato all’esordio, al Catania e a tutte le grandi: Milan, Juve, Inter, ma quello ai gigliati, al 92esimo, ha un sapore particolare. Perché abbiamo vinto, dopo che la Fiorentina aveva pareggiato, a due minuti dalla fine, una mia precedente rete. E così Amauri è definitivamente esploso. I compagni più forti con cui ho giocato? Miccoli e Del Piero. Se con Santana mi sono più sentito? No, ma resta un ragazzo meraviglioso. Al Chievo, ci siamo divertiti e ora spero che con un nuovo ruolo possa contribuire a trascinare i rosa visto che sa cosa significa essere del Palermo".

TRA JUVE E ITALIA -"Ormai avevo concluso con la Juventus che ho conservato nel cuore. In effetti, quasi tutti mi ricordano perché ho indossato i colori bianconeri, ma a Palermo ho compiuto più prodigi. L’anno migliore con la Juve? Con Ranieri, grandissimo allenatore, anche lui affezionato alla Sicilia. L’Italia fuori dal mondiale? Una delusione inspiegabile, tutti convinti di un risultato scontato. Di sicuro credo nei vivai, e lo dice uno che era extracomunitario, e bisogna puntare sui giovani. Contro la Macedonia ha trionfato solo il pubblico palermitano che ha

riempito lo stadio", ha concluso Amauri.