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Aleesami: “Palermo sorpreso dal mio italiano. Sapete cosa ho fatto appena arrivato in Sicilia?”
All'Eden Arena di Praga è arrivata la terza sconfitta in quattro partite.
Dopo il ko per mano della Repubblica Ceca, la Norvegia del commissario tecnico Per-Mathias Hogmo dice addio (o quasi) al sogno qualificazione ai prossimi Mondiali. E' vero, mancano ancora sei giornate all'epilogo della fase a gironi verso Russia 2018 (18 i punti in palio), ma la sensazione è che vi siano almeno due squadre superiori alla selezione scandinava nel gruppo C (Germania, Irlanda del Nord, la stessa Repubblica Ceca...).
E' così che Haitam Aleesami, titolare inamovibile in Nazionale così come in rosanero, tornerà a Palermo con la consapevolezza di non riuscire ad entrare nella storia, riportando la Norvegia a disputare il campionato del Mondo.
Il terzino ex Goteborg ha espresso tutta la sua tristezza per la sconfitta maturata ieri sera a Praga, ritrovando il sorriso solamente quando i cronisti norvegesi gli hanno posto qualche domanda sul suo approccio con la nuova realtà: il 5 agosto scorso il trasferimento dalla Svezia all'Italia, in Sicilia. "Come mi trovo con la lingua? A Palermo si parla solamente l'italiano. Non ci sono molte persone che parlano l'inglese e per questo è molto importante imparare al più presto la lingua italiana - spiega il classe '91 -: dopo pochi mesi, posso dire che sono già a buon punto. Comunico in italiano, mi faccio capire e comprendo ciò che mi dicono... almeno, ciò che ci diciamo in campo". La curiosità, in questo caso, è che appena arrivato in Sicilia si è messo subito a lavoro per apprendere il nuovo idioma. "Sì, ho acquistato un libro sull'apprendimento della lingua italiana appena sono atterrato a Palermo, non ho aspettato perché prima facevo, meglio sarebbe stato. La società - conclude - apprezza molto questo mio spirito ed è abbastanza sorpresa dal fatto che io abbia imparato così in fretta".
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