serie b

Ag. Di Carmine-Mediagol: “L’offerta del Palermo era molto importante. Non è stato un problema di cifre, ma…”

Ag. Di Carmine-Mediagol: “L’offerta del Palermo era molto importante. Non è stato un problema di cifre, ma…”

Alessandro Pellegrini, agente di Samuel Di Carmine, intervistato in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, rivela le reali ragioni che hanno indotto il Perugia a rifiutare l'offerta del club rosa per il bomber toscano

Mediagol77

Spiazzato dal dietrofront del West Ham in merito alla cessione del talento classe '99 Sead Haksabanovic, il Palermo a poche ore dal termine della sessione invernale di calciomercato ha rotto gli indugi.

Il direttore sportivo rosanero Fabio Lupo si è fiondato con decisione su quello che è sempre stato fondamentalmente il suo primo obiettivo: l'attaccante del Perugia Samuel Di Carmine. Un'offensiva articolata e fulminea, quella del dirigente abruzzese, capace a stretto giro di posta di trovare un'intesa di massima sia con il club umbro, sia con l'entourage del calciatore. L'offerta formulata dal Palermo per acquisire le prestazioni del bomber nativo di Firenze aveva di fatto soddisfatto le pretese del club umbro sotto il profilo economico, ma la contestuale partenza anticipata di Han, destinazione Cagliari, ha di fatto congelato il trasferimento dell'ex Frosinone in Sicilia.

Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l'agente di Samuel Di Carmine, Alessandro Pellegrini, svela i criteri alla base della decisione della società biancorossa che, in seguito ad un'attenta riflessione, ha rispedito al mittente l'offerta.

"Quando si tentano di chiudere queste operazioni c’è da considerare sempre tutte le componenti, le cifre vengono valutate soprattutto per quello che è il senso della trattativa stessa. L'offerta del Palermo era molto importante, ma l'eventuale cessione di Samuel è stata valutata in un determinato modo dal Perugia: dopo essersi privati di Han, sarebbe stato duro sotto il profilo tecnico rinunciare anche ad un attaccante del valore di Di Carmine, quindi è logico che sulla base di questa considerazione le cifre non divengono più un criterio dal valore assoluto - ha dichiarato Pellegrini -. Per il Palermo centrare l'acquisto di Di Carmine avrebbe significato chiudere la sessione di mercato assicurandosi uno degli attaccanti al momento più in auge in categoria e consolidare contestualmente il ruolo di leader nel campionato di Serie B. Per il club rosanero sarebbe stata un'operazione molto importante sotto il profilo tecnico; aveva un senso compiere un investimento di rilievo e spendere anche quelle cifre. In entrambi i casi, i club erano animati da motivazioni diverse ma tutte legittime. Paradossalmente le cifre costituivano aspetti marginali, dato la volontà prioritaria del club rosanero di far affidamento su un calciatore di assoluto livello che ha raggiunto un importante status di maturità. Purtroppo il Perugia si è trovato a poche ore dalla chiusura della sessione a non aver modo di sostituirlo, considerando l'imminente ritorno di Han in quel di Cagliari".