Walter Mazzarri si prepara ad affrontare Marco Giampaolo.
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Torino-Milan, Mazzarri: “Fatti passi da gigante rispetto al ko con il Lecce. Verdi? Non è Maradona…”
Il coach del club granata, Walter Mazzarri, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Serie A fra Torino e Milan
Il tecnico del club granata, intervenuto in conferenza stampa (dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino) alla vigilia della sfida valevole per il quinto turno del torneo di Serie A che vedrà il Torino ospitare il Milan, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito alla partita che attende i propri ragazzi, soffermandosi inoltre sullo stato di forma della sua squadra in seguito agli ultimi due ko subiti in campionato.
E' positivo tornare subito in campo dopo Marassi?
"Per qualcuno può far bene, io come allenatore ho sempre preferito avere la settimana tipo, con sei giorni a disposizione e poi la partita. In quel modo ho i giorni sufficienti per migliorare ciò che abbiamo sbagliato. In casi come questi, lo facciamo lo stesso ma con un po' più di fretta. Ma vale anche per gli altri, quindi va bene così".
Direbbe le stesse cose che ha detto dopo la Samp, quindi che non avete fatto così male?
"A caldo valuto le partite, poi ci rifletto. Noi rivediamo tre o quattro volte la stessa partita, quando mi espongo voglio essere sicuro di ciò che dico. Io mi preparo anche per venire in conferenza stampa. Mi sforzo sempre di essere lucido, guardo sempre ogni episodio. Ho corretto la partita, a fine primo tempo ho detto che saremmo dovuti essere più bravi a verticalizzare. A parte i primi dieci minuti, dove la Samp ha creato un'occasione importante dopo 37 secondi, poi abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo è successo ciò che è successo: ci siamo addormentati su un fallo laterale e hanno segnato. Nella prestazione globale ci sono gli episodi: se si fanno queste ingenuità, dilapidiamo anche ciò che di buono abbiamo fatto. Anche dopo aver rivisto tante volte la partita, continuo a pensarla così".
C'è la preoccupazione di subire troppi torti arbitrali?
"Lyanco ha fatto un'ottima gara, mi ha sorpreso perché non pensavo avesse 90 minuti. E' un signor giocatore. Però ha avuto brutti voti, eppure l'errore non è stato fatto da lui: doveva essere più malizioso. E dopo che mi sono esposto, si è visto che c'era fallo su di lui. Questo ha cambiato l'aspetto della gara, il ragazzo ha fatto bene e quel fallo ha inciso sul risultato. Rispetto al Lecce abbiamo fatto passi da gigante sotto tanti punti di vista. Io cerco sempre di proteggere i miei giocatori e devono essere difesi quando vengono attaccati senza motivo. Era successo anche con Berenguer, io sono dalla parte dei miei giocatori se mi danno l'anima e se l'errore è in buona fede. Quando è lavativo, io non lo convoco. E l'anno scorso con 6 punti in più eravamo ai gironi di Europa League. Nessuno guarda se Mazzarri dice bene o male, ma io mi preparo. E spesso ci azzecco. La verità è che su Lyanco era fallo. Poi chiaramente brucia la sconfitta, io non so perdere e la notte non dormo. Ma quando sento dire certe cose...lasciamo perdere".
Dopo un anno e mezzo di Toro, la sorprende percepire qualche malumore dopo due sconfitte consecutive?
"I veri tifosi del Toro sanno la buonafede del lavoro che abbiamo fatto, io non so più da dove arrivano tutti questi malumori. Non si sa chi le dice, per me sono destabilizzatori. Non è che se l'anno scorso abbiamo vinto a Genova, domenica scorsa dovevamo per forza dominare. Dobbiamo stare attenti a non offendere, siamo lucidi e ascoltate chi ha una carriera alle spalle".
Uno come Verdi può dare la scossa?
"Speriamo ci dia quello che è mancato l'anno scorso. Ma non aspettiamoci che ci risolva tutti i problemi. Non è Maradona, bisogna dargli tranquillità. Quando non sei al top, soffri con tutti: guardate ieri sera cosa è successo. Noi dobbiamo far meglio di tante squadre che tecnicamente sono davanti a noi. Da un anno a questa parte lottiamo per certe posizioni, sapevo che quest'anno le nostre responsabilità sarebbero aumentate. I ragazzi vanno aiutati. Nessuno ha mai detto che noi siamo in difficoltà in difesa per tutto quello che abbiamo avuto. Chi mi restituisce i due punti che ci hanno tolto contro Lecce e Samp? Io con i giocatori non parlo mai degli arbitri, non è un alibi. Noi siamo i primi a prenderci le responsabilità. Con le orecchie basse non si vince. Dobbiamo ristabilire certi concetti, ce li dimentichiamo troppi in fretta".
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