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Torino-Genoa, Sirigu sbotta: “Critiche ingiuste, creato un ambiente ostile. Tifosi? Troppo facile esultare alla fine”

Le parole dell'estremo difensore granata, Salvatore Sirigu, relative al momento vissuto dal Torino

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Salvatore Sirigu tuona nel post match di Torino-Genoa.

Non è bastata la vittoria in Coppa Italia contro il Grifone, agguantata ai calci di rigore grazie all'errore dal dischetto di Radovanovic, per fermare le polemiche che da qualche tempo hanno investito tutto l'ambiente granata. Un argomento su cui proprio uno dei pilastri del Torino, Salvatore Sirigu, si è soffermato a parlare in mixed zone al termine della sfida.

“Abbiamo fatto fatica ma lo sapevamo, non ci aspettavamo regali, anzi questo dà più gusto alla vittoria. Queste sono partite che servono, dobbiamo imparare a non regalare niente. Anche il 2020 è iniziato così come si è concluso il 2019, magari non contestazione ma ambiente che non è contento, un ambiente un po’ ostile lo abbiamo trovato. Delle volte ho detto che era giusto, che era giusto prendere i fischi, quando si è squadra lo si è in tutto. Noi abbiamo fatto un periodo non brillante, lo sappiamo anche noi, avremmo potuto dare di più, non è mai facile nel calcio, quando in quel periodo sono arrivate le critiche sapevamo che toccava a noi ribaltare le cose e riacquistare l’affetto dei tifosi. Oggi c’era malcontento dopo dieci minuti, questo in campo lo avvertiamo.Abbiamo delle difficoltà oggettive quotidiane, giocare qui diventa sempre più difficile perché sappiamo che ambiente andiamo a trovare. Non vogliamo essere coccolati ma nemmeno criticati in maniera prevenuta, questo non lo trovo molto giusto. Io che vivo lo spogliatoio so che ci rattrista. La nostra forza è stata sempre quella di avere un ambiente unito, anche quella di sapere che non avremmo regalato niente dal punto di vista tecnico e tattico ma anche ambientale. Ora inizia ad essere più dura e questo inizia a favorire gli altri. Ci sono stati cambiamenti che hanno rallentato il processo di crescita, forse ad inizio anno abbiamo pensato troppo al passato e ci ha fatto male". 

L'ex Palermo si è poi soffermato sulle condizioni del campo: “Da tempo è in determinate condizioni, non è facile, il campo è pesante, è sconnesso, si scivola, non si sta in piedi, il pallone arriva con un rimbalzo strano, a volte siamo più preoccupati a stoppare il pallone o che arrivi a destinazione senza mettere in difficoltà il compagno che al gioco stesso, e questo rallenta la manovra e ci rende mentalmente più insicuri. Speriamo di riuscire a risolverlo per avere più serenità, servono tante componenti e la serenità è una di queste”.

Infine, un appello ai tifosi: “Un ambiente unito è sempre stato la nostra forza, dobbiamo tornare ad essere una cosa sola con la nostra gente. Sta a noi riuscirci, ma è troppo facile poi esultare alla fine”.