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Torino, Cairo: “Pronto ad investire, ma difficile migliorare questa squadra. Verdi? Se il club che vende non compra…”

Urbano Cairo

Le dichiarazioni del presidente del Toro, Urbano Cairo, relative al mercato in entrata

Mediagol93

Estate rovente per il Torino.

Procede con successo il cammino dei granata ai preliminari di Europa League: è così che dopo il successo maturato dagli uomini di Walter Mazzarri contro i bielorussi, che hanno permesso di mettere una serie ipoteca sulla qualificazione al turno successivo, che il presidente Urbano Cairo ha parlato di mercato rilasciando importanti dichiarazioni circa la rosa attualmente a disposizione del tecnico ex Napoli.

"Sono pronto a investire ma la squadra è forte e sarebbe dura per chiunque fare il titolare - ha detto il numero uno granata durante un'intervista concessa ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" -  Metti per ipotesi che si vada a prendere un giocatore importante, anche patrimonialmente: a chi toglierebbe il posto? Siccome non credo che prenderemo Messi... pensate che Mazzarri lo metterebbe subito in campo?. Mazzarri? I giocatori sono con lui da oltre un anno e si vede. Verdi? A me non piace parlare di giocatori di altre squadre, quando si è parlato dei nostri mi ha dato fastidio. Quindi voi dite Verdi e io rispondo in generale: guardate che a volte un giocatore non lo riesci a prendere perché la sua società non ha fatto gli acquisti che doveva fare e dunque non lo libera".

Chiosa finale sulla decisione di confermare in blocco la rosa: "Questa idea mi è venuta quando andammo al Cimitero Monumentale per il settantesimo anniversario della tragedia di Superga. Vedendo le tombe dei giocatori appena ripulite, notando le loro età così giovani... Sono andato a rivedermi le formazioni del Grande Torino e ho visto che la società a volte non toccava nulla, a volte inseriva un giocatore. Punto. La formazione è sempre stata quella: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti e Castigliano intoccabili...Hanno inserito solo Menti successivamente, ma la difesa è rimasta sempre quella. Così come Loik, Mazzola, Gabetto. Ecco, il giovane Ossola per Ferraris, ma insomma in 5 anni variazioni minime".