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Nello Di Martino ha una storia particolare. E in Germania dal 1971 ed è stato il primo calciatore italiano a venire a giocare nella Bundesliga, da quando cioè fu chiamato a difendere la porta dellHertha Berlino. Dopo un brutto infortunio che lo costringe ad appendere le scarpette al chiodo, per lui è iniziata una vera e propria carriera allinterno del club. Inizia da preparatore dei portieri, oggi invece è divenuto team manager dellHertha. Ma cè un aneddoto che in pochi conoscono in Italia. Nel 2006 è stato nominato dalla Fifa Team Liaison Officer, responsabile dellorganizzazione della presenza della Nazionale italiana in Germania in occasione dei mondiali di calcio. Incarico che gli ha permesso di vivere insieme agli Azzurri e nella sua Berlino la vittoria del mondiale. Una vittoria storica, fa parte di quelle storie che rimangono per la vita. Una grande avventura che se non si vive, è impossibile da descrivere con qualche parola, poi, specialmente per tutti gli italiani che da tempo abitano in Germania e che ci lavorano. Io ho trascorso tantissimi anni della mia vita a Berlino, lo Stadio Olimpico lo sento un po come casa mia. Vincere con lItalia un Mondiale, a Berlino è stata la sintesi di un grande film che rimarrà nella storia, ha raccontato Di Martino nel corso dellintervista concessa a Mediagol.it. In quella Nazionale cera anche un po di rosanero. Zaccardo, Barzagli, Barone ma anche Grosso e Luca Toni, tutti nomi che basta ricordare allattuale team manager dellHertha per far rievocare in lui piacevolissimi ricordi. Grande Zaccardo. Ci siamo visti molte volte a Berlino, anche quando era al Wolfsburg veniva a fare shopping qui, perché da loro oltre che la Wolkswagen cè ben poco ha raccontato Barza sta giocando alla grande qui in Germania ma ci siamo visti solo lanno scorso in campo, mentre con Zaccardo ci sentiamo spesso. Unesperienza che ha permesso a Di Martino di instaurare legami veri e duraturi nel tempo con gran parte degli azzurri Campioni del Mondo. Ormai ho molti amici, anche al di fuori dellattuale Nazionale. Da Del Piero a Buffon, passando per Gilardino, Pirlo ed il grande Gattuso. Diciamo che seguo sempre i nostri campioni del mondo, li sento spesso e gli ho anche mandato qualche sms di in bocca al lupo per questo campionato, afferma. In chiusura una battuta anche sul Palermo e, da ex portiere e preparatore di numeri uno, su Sirigu e Viviano. La squadra rosanero ha tantissime potenzialità e sono convinto che farà un grande campionato, grazie al grandissimo allenatore su cui può fare affidamento, Delio Rossi ha dichiarato lex portiere dellHertha, oggi team manager dello stesso club Chi è più forte tra Sirigu e Viviano? Non avendo lavorato con nessuno di loro, non posso permettermi di dirlo. Con il Palermo il giovane sardo ha fatto molto bene. Dallesterno posso dire che sia dotato di un grande scatto e anche di visione di gioco, perché mi sembra sia usare i piedi piuttosto bene. Poi credo che il portiere nasca con la squadra: se nel complesso si va bene anche il portiere raccoglie i frutti a livello personale.
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