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Tacopina-Mediagol: “Nessuno ha i tifosi del club rosa in Nord-America, Di Piazza sa cosa fare. Palermo in cima ai miei pensieri se…”

L'intervista esclusiva concessa dal noto legale statunitense ed ex presidente del Venezia, Joe Tacopina, alla redazione di Mediagol.it

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L'internazionalizzazione del marchio, lo sviluppo dell'immagine e le modalità di valorizzazione del brand Palermo nel mondo.

Questo è stato uno dei temi di discussione oggetto di radicali divergenze di vedute tra l'ex vicepresidente dell'SSD Palermo, Tony Di Piazza, ed il suo socio di maggioranza, nonché presidente del club, Dario Mirri. Un piano ben definito ed articolato secondo l'immobiliarista americano che sarebbe stato inibito dall'impossibilità di svolgere il suo ruolo ed avere un peso specifico rilevante nella definizione delle strategie del club. Un compito pacificamente assegnato e delegato all'ex vicepresidente, senza che venisse mai presentato al CdA un effettivo progetto da concertare e rifinire in merito, secondo il duo Mirri-Sagramola. Posizioni antitetiche e metodi di comunicazione agli antipodi, distanze trasversali che potrebbero trovare una via di risoluzione nell'ambito della prossima assemblea dei soci del sodalizio rosanero in programma il 9 giugno prossimo. Le parti riusciranno a trovare un punto di conciliazione e continueranno a remare congiunti nella stessa direzione per consolidare le ambizioni del Palermo? O si profilerà una drastica svolta con i due artefici della rinascita del calcio nel capoluogo siciliano che decideranno di intraprendere strade diverse? Dopo quella fatidica data si avrà certamente un quadro più esaustivo della situazione. In questi giorni complicati, Tony Di Piazza si è spesso avvalso della consulenza del noto avvocato americano ed ex presidente del Venezia, Joe Tacopina, con il quale si è confrontato in via del tutto informale in virtù degli ottimi rapporti personali e professionali che intercorrono tra i due. Legale di caratura internazionale, business-man esperto e lungimirante, dirigente sportivo di lungo corso: Joe Tacopina è fortemente legato alle sue origini siciliane e segue con particolare attenzione le sorti del club rosanero. Lo straordinario bacino d'utenza ed il grandissimo seguito di cui gode il Palermo nel Nord degli Stati Uniti, l'ipotesi di un futuro coinvolgimento a titolo personale o in qualità di interfaccia e riferimento di un gruppo di investitori, le potenzialità in prospettiva del brand della società siciliana: questi alcuni dei temi approfonditi dal manager newyorkese nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

"Il reale valore del brand Palermo nel mondo? Io definisco Palermo una città di respiro assolutamente internazionale, a mio avviso al pari di Roma, Firenze e Venezia. Nessuna squadra ha così tanti tifosi in Nord-America come il Palermo. Questo è un punto focale, una base preziosa, un valore aggiunto su cui io ho insistito a più riprese nei miei incontri con Zamparini anni fa, quando ad esempio era caldo l’interessamento da parte di Frank Cascio per la società rosanero. Probabilmente chi non vive da quelle parti neanche immagina e apprezza adeguatamente il seguito che il club rosanero ha specialmente nella zona Nord-Est degli Stati Uniti d’America, e che margini di crescita in termini di brand ci sono, coltivando con precisione e attenzione questo straordinario bacino di passione, intendo anche creando e facendo partire delle Academy ricollegate al club. Ad ogni modo, occorre accorgersi che la gente di Palermo ha un'incredibile fame di grande calcio, e che ha dentro un entusiasmo straordinario, che non vede l’ora di gratificare ed esternare. Quasi ventimila spettatori al Barbera per dare il benvenuto alla nuova società: questo è un dato semplicemente enorme. Enorme ed eloquente, specialmente se si pensa che la squadra era, suo malgrado, piombata da qualche settimana in Serie D. Probabilmente numeri del genere li fai sommando gli spettatori di due-tre partite…ma in Serie B, non certo in D. Quindi, va tenuto molto in considerazione questo fattore. Per il mio modo di immaginare il business, questo è un grande punto di forza su cui fare leva se si vuole costruire un progetto ambizioso e vincente. Le intenzioni e l'attuale stato d'animo di Di Piazza? Quello che posso assicurare è che ogni volta che l’ho sentito, anche recentemente, lui mi ha sempre dimostrato grande entusiasmo nei confronti di Palermo e del Palermo. Quando immagina il progetto relativo al futuro del club rosanero lo fa con la medesima carica ed identico coinvolgimento. Lui non ha mai perso convinzione in merito alla bontà della causa Palermo.Tutto sommato, l’ultima volta che l’ho sentito, ho chiaramente percepito la consueta e lucida determinazione, la serenità di un imprenditore che ha bene in testa cosa fare. Se sono realmente interessato a rilevare il 40% delle quote societarie oggi in mano a Di Piazza? In verità non posso rispondere né totalmente sì né totalmente no a questa domanda, specialmente perché in questo periodo ho ricevuto una notevole mole di chiamate sul tema e, a scanso di equivoci, occorre ricordare che io sono ancora coinvolto nel progetto Venezia. Altra cosa importante da dire è che del domani non si può avere certezza assoluta. Adesso i miei pensieri sono indirizzati al Venezia, ma se con il club lagunare dovesse interrompersi per un qualche motivo il rapporto, il Palermo sarebbe in cima ai miei pensieri, perché quella città è parte di me, amo il capoluogo siciliano e la sua gente, la mia famiglia è originaria di lì. Palermo è qualcosa di speciale per me. E poi conosco il potenziale di questo club, so dove può ambire ad arrivare e che tipo di realtà e dimensione potrebbe legittimamente acquisire nel mondo del calcio".