Parola a Ferdinando Sforzini.
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Sforzini: “Palermo è fantastica, mi godo il presente. Mio figlio il mio orgoglio, vi racconto di lui”
Ferdinando Sforzini parla del momento che sta vivendo al Palermo e del particolare rapporto con il figlio Marcello, a cui ha dedicato la prima rete in rosanero
L’attaccante del Palermo, approdato quest’estate ai rosanero in Serie D, non ha esitato un attimo a dir di sì al club del duo Mirri-Di Piazza. A 34 anni, vuole diventare un punto fermo per la squadra di Rosario Pergolizzi, ma al futuro non ci pensa: “Non mi pongo limiti, sto bene fisicamente e voglio togliermi ancora tante soddisfazioni in campo - racconta a Gianlucadimarzio.com - Non sto pensando al futuro, anche perché pensando al futuro non ci si gode il presente. Ed io ho intenzione di godermelo al massimo. Quello che è successo a Cava non importa, l'unica cosa che conta è che adesso sono qui a Palermo. Questa è una delle piazze italiane più importanti, anche in Serie D. Per trovare l'accordo è bastato veramente poco. In pochissimo tempo la società ha messo in piedi una struttura organizzativa che ci consente di lavorare al meglio. Fuori dal campo la città è fantastica così come la sua gente”.
La prima rete con la maglia rosanero è arrivata all’esordio contro la Cittanovese. La dedica, come ha spiegato l’attaccante, è tutta per il figlio Marcello, che sta iniziando anche lui a muovere i primi passi nel calcio alla Tor di Quinto di Massimo Testa, stessa squadra in cui ha iniziato il papà: “Mio nonno Giuseppe mi portò da lui e gli disse: «Ho mio nipote, un regazzinaccio che giocherà in Serie A». Forse era il suo sogno, perché non so cosa vedesse in me a 8 anni, ma alla fine ha avuto ragione. Massimo e suo figlio Paolo sono stati fondamentali per la mia crescita, quegli anni sono i ricordi più belli, gli anni della spensieratezza, del calcio puro e del sogno di diventare un calciatore professionista. Mio figlio Marcello è il mio orgoglio, è tutta la mia vita. Ha un tiro molto potente per la sua età, spero diventi più forte del papà. Gli auguro di trovare la strada che lo renda felice e non importa che sia la strada del calcio. Spero possa venire presto al Barbera, non vedo l'ora”.
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