Il Sassuolo di Roberto De Zerbi è tornato alla vittoria.
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Sassuolo, Di Francesco si difende: “Douglas Costa? Devo morire oggi se ho detto una frase razzista!”
Le parole del centrocampista neroverde, Federico Di Francesco, a margine della gara andata in scena al Mapei Stadium
Missione compiuta per la formazione neroverde che, nella giornata di ieri, ha messo ko la neo promossa Empoli. Ad andare in rete, dopo il gol di Caputo, Boateng Ferrari e Di Francesco. Proprio il centrocampista della Nazionale Under 21, a margine del match contro i toscani, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni sul suo attuale stato di forma: “Sono contento era da tanto che non segnavo, mi mancava il gol. De Zerbi mi dice di lavorare per la squadra e di migliorare la posizione del corpo quando ricevo palla mi sto allenando bene e i risultati si vedono. Il mio Sassuolo come quello di mio padre? Speriamo di fare ancora meglio. Ci sono tutti i presupposti per una grande annata e per non pensare agli obiettivi, ma partita dopo partita. Siamo una squadra di qualità e in estate ho scelto Sassuolo, perché è un ambiente dove si lavora tranquillamente. Mi serviva dopo l’annata dell’anno scorso, dove non ho fatto bene sicuramente per colpe mie ma anche un po’ per l’infortunio, che mi ha tagliato le gambe”.
Inevitabile la parentesi relativa allo spiacevole episodio accaduto, domenica scorsa, all'Alliaz Stadium. Episodio, a seguito del quale, Douglas Costa ha rimediato 4 turni di squalifica: “Mi ero ripromesso di non parlare più di questo episodio mi è dispiaciuto molto il fatto che sui social siano girate delle frasi false, che attaccavano la mia persona. Si tratta di frasi lontanissime dall’educazione che ho ricevuto. Ho cercato di distrarmi in settimana e la squadra mi ha aiutato molto, compresi il mister e la mia famiglia, che ringrazio di cuore. Non ho bisogno di farmi pubblicità sfruttando questi episodi. Voglio soltanto lasciarmi da parte questo capitolo spiacevole e concentrarmi solo sul campo. E’ stata una discussione di campo. E’ chiaro che quando si creano quelle situazioni non mi rivolga al giocatore di turno con un 'Scusa signor Costa'. Ci può essere stata una parolaccia, lui può aver detto una cosa a me e io a lui. Devo morire oggi se ho detto una frase razzista. Io non ho detto una cosa del genere, ne ho già parlato e non ne voglio più parlare per il resto della mia carriera".
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