Dopo la cocente eliminazione dalla Champions League, la Juventus si è ritrovata costretta a raccogliere tutte le forze per avvicinarsi sempre di più alla conquista del settimo scudetto consecutivo. Un'impresa riuscita agli uomini di Allegri, che domenica scorsa, hanno vinto contro una Sampdoria attualmente in cerca di punti per la conquista di un posto in Europa League. Emiliano Viviano, portiere blucerchiato, ha parlato della brutta sconfitta maturata all'Alliaz Stadium facendo anche il punto della situazione sulla condizione della sua squadra: “ Mi aspettavo una reazione simile dei bianconeri, non avevo dubbi, sono famelici. Ora sta a noi imparare la lezione. Dobbiamo imparare dal loro atteggiamento, penso per esempio a Chiellini che sul 3-0 gridava ai compagni di non mollare. Dopo la partita ho sentito i nostri avversari dire che giocare alla grande a Madrid è facile ma sarà a Crotone che dovranno fare la differenza. Questa è la mentalità vincente. La nostra stagione è stata molto positiva, lo scorso anno abbiamo totalizzato 48 punti mentre adesso li abbiamo già e mancano sei partite dove potremo migliorare. Siamo gli intrusi tra le squadre che si contendono l’Europa. L’estate scorsa la società ha venduto tanto ma ha anche investito molto e migliorato la rosa. Altre squadre sono più attrezzate di noi per centrare la qualificazione in Europa League, ma già essere in lotta è importante. Con Ferrero la Samp punta a obiettivi diversi dai campionati anonimi di metà classifica e questo è fondamentale, visto che altrimenti il rischio è quello di afflosciarsi: Giampaolo è una garanzia.
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Sampdoria, Viviano e la fame della Juventus: “Chiellini urlava sul 3-0! Erede di Buffon? Io scelgo…”
Le dichiarazioni del portiere della Sampdoria, Emiliano Viviano, sul possibile erede di Buffon e sulle chances dei blucerchiati di conquistare l'Europa League dopo la sconfitta contro la Juventus
Durante il corso dell'intervista rilasciata ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" Viviano ha parlato anche di quello che a suo dire potrebbe essere l'erede di Buffon - nonché futuro portiere della Nazionale italiana - : "Chi è in età da convocazione in Nazionale deve farlo, serve da stimolo. Io ho avuto la gratificazione di giocare alcune partite nell’era Buffon. Il massimo. Ora ci sono portieri come Donnarumma, Perin, Sirigu e altri. Sull’erede di Buffon dico che Perin è quello che ha fatto di più, mentre Donnarumma ha raggiunto le 100 partite in A nel Milan a 19 anni. Capisco possa esserci indecisione. Con Perin siamo amici 363 giorni l’anno e ci sfottiamo alla grande. Lui alla fine ha fatto il corso da sommelier per cercare di starmi dietro”.
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