Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

zamparini

Sabatini racconta Pastore: “Pensavo fosse uno scherzo, Zamparini pianse ma poi l’ha rovinato. Rinato alla Roma? Non è ancora lui…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex direttore sportivo di Palermo e Roma: "Oggi gioca non il suo calcio, ma un brandello del suo calcio"

Mediagol3

Parola a Walter Sabatini.

Dopo una lunga fase tutt'altro che brillante, tra infortuni, prestazioni opache e scarso impiego da parte del tecnico di turno, Javier Pastore è tornato a recitare un ruolo da protagonista con la maglia della Roma. Approdato in Europa grazie all'inimitabile fiuto dell’ex direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini, El Flaco si è ben presto consacrato in rosanero come uno dei maggiori talenti di prospettiva del panorama calcistico internazionale. Due anni di magie e numeri che non sono certamente passati inosservati. Poi, il trasferimento al Paris Saint-Germain ed un'avventura durata ben nove anni tra alti e bassi. Quindi l’arrivo nella Capitale, dove adesso è riuscito a conquistare la fiducia di Paulo Fonseca.

"Devo dire che quando ho visto Pastore giocare nell'Huracan pensavo fosse uno scherzo. Non pensavo che un ragazzo di 20 anni potesse giocare così - ha raccontato Walter Sabatini, oggi coordinatore dell'area tecnica del Bologna, intervenuto ai microfoni della stampa a margine dell'evento Social Football Summit -. Sono stato un mese in Argentina per portarlo a Palermo: ci sono riuscito per 5,7 milioni nonostante non avessi un grande società alle spalle. Fu una fiaba. Quando arrivò Pastore, io e Zamparini eravamo in montagna e mi disse: ‘Dì a mister Zenga di fargli fare cinque minuti nell'amichevole contro i boscaioli’. Pastore entrò, tunnel d’esterno, mise una palla profonda dritta per Miccoli che segnò. Mi giro verso Zamparini, che era un uomo coriaceo, e stava piangendo. Io ero imbarazzatissimo: non mi andava di vedere un uomo più grande di me in lacrime. Ho avuto subito il sospetto che andava a fare casino. Sentivo che diceva: ‘Voi che non capite un c***o, la palla dovete passarla solo a Pastore!’. Pastore rovinato. Nessun essere umano riesce a sopportare un affronto simile. Ma lui lo fece per entusiasmo. Se dici ad una squadra questa cosa... non si faceva manco ai tempi di Mazzola. Quindi poi ha avuto problemi perché nessuno gli passava la palla. Quando è venuto a Roma non c’entravo niente nell'operazione, ma mi sono rammaricato delle sue partite sonnolente. Oggi gioca non il suo calcio, ma un brandello del suo calcio. Era l’uomo dei sogni. Potrei anche citare Lamela, Kolarov, ma sarebbe una grande ingiustizia", ha concluso.