A tutto Alberto Aquilani.
serie a
Roma, senti Aquilani: “Di Francesco è l’uomo giusto, ma io mi ispiro a De Zerbi”. E sulla Spes Montesacro…
L'ex centrocampista della Roma, Alberto Aquilani, ripercorre i passi più importanti della sua carriera in giallorosso
L'ex centrocampista della Roma - attualmente svincolato -, e neo-presidente della Spes Montesacro - società in cui ha mosso i primi passi della sua carriera da calciatore -, intervenuto ai microfoni de Il Messaggero, si è raccontato toccando vari argomenti: dalle sue esperienze passate fino ad arrivar agli obiettivi futuri.
- CARRIERA DA CALCIATORE: "Non ho messo ancora un punto. Ho rescisso con Las Palmas e dopo tanti anni sono tornato a Roma, ho girato molto e sta nascendo una nuova vita: ho altre aspettative e altre priorità. Mi sento ancora atleta, quindi mi alleno. Ma non voglio giocare tanto per farlo. Deve essere un qualcosa che mi stimoli".
- SPES MONTESACRO: "Dico la verità: non avevo intenzione di comprare una società. La Spes Montesacro è una scelta affettiva, perché ho acquistato il club che mi ha dato l'opportunità di sognare e di avere tutto quello che ho oggi. Lì ho cominciato e quando il mio amico Alessio Peciarolo mi ha chiamato parlandomi di questa possibilità ho sentito il dovere di fare qualcosa. Nonostante l'ottimo lavoro dell'ex presidente Di Clemente, mi sono sentito di doverla prendere e cercare di trasmettere la mia esperienza ai più giovani. Vorrei essere una figura di riferimento per i giovani e per i genitori, per dar loro qualsiasi aiuto. Cercherò di trasmettere le mie idee agli allenatori, di portare un'etica e proverò a far capire che ci sono le regole. Voglio che la Spes diventi una società modello".
- ROMA E DI FRANCESCO: "Sono stato a Trigoria venti giorni fa e all'Olimpico per Roma-Real Madrid e Roma-Sassuolo. Ho trovato una società cambiata, un livello altissimo, è diventata di una bellezza impressionante. Io che ho girato i grandi club dico che non ha nulla da invidiare a nessuno. Sanno facendo un grande lavoro, ma purtroppo si viene giudicati per i risultati. "Su Di Francesco posso solo spendere parole positive: è una persona seria, un allenatore competente che insegna calcio. È l'uomo giusto per far crescere la Roma. Non scordiamoci che sono sempre i giocatori ad andare in campo".
- LIVERPOOL:"La cessione è stato un duro colpo perché mi sentivo un figlio di Roma, pensavo di non andare mai via e non avrei mai immaginato di giocare in una squadra che non era la Roma. Oggi posso dire che è stato un motivo di orgoglio giocare in club importanti. Ho conosciuto tante culture calcistiche e umane e mi sono fatto un bagaglio di esperienze molto grande. Lì per lì per la mia famiglia non è stato facile, ma la vita è fatta di scelte. Io sono cresciuto con Roma e prima del derby è qualcosa da brividi, ma non nascondo che il clima di un Liverpool-Manchester United non è da meno".
- CORSO DI ALLENATORE: "Ho deciso di fare questa esperienza, perché mi piace imparare cose nuove ed è una cosa a cui posso ambire. In testa ho un'idea di calcio precisa e vedremo se sarò in grado a trasmetterla. Mi ispiro a De Zerbi del Sassuolo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA