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Roma, la carica di Smalling: “Qui per imparare, adoro le sfide. Premier League? Tornerò più forte”

HUDDERSFIELD, ENGLAND - MAY 05:  Chris Smalling of Manchester United arrives  prior to the Premier League match between Huddersfield Town and Manchester United at John Smith's Stadium on May 05, 2019 in Huddersfield, United Kingdom. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Le dichiarazioni del difensore giallorosso, Chris Smalling, relative all'inizio della sua nuova avventura nella Capitale

Mediagol93

Chris Smalling si prepara a fare il suo debutto in Serie A.

Fermo per un affaticamento all'adduttore, Chris Smalling, è pronto a tornare in campo per esordire con la maglia della Roma. Il centrale, arrivato in giallorosso in prestito secco e oneroso, è stato riaggregato questa mattina al gruppo. 

“Restare al Manchester United sarebbe stata la decisione più facile, ma adoro le sfide. Roma è una di queste. Sono qui per imparare, quando tornerò in Inghilterra avrò qualcosa in più rispetto a tanti altri difensori”.

Le parole di Smalling durante un’intervista rilasciata ai microfoni di "Telegraph", in cui lo stesso si è espresso sul rapporto con Solskjaer dopo l'arrivo di Harry Maguire.

“Ho parlato con lui prima che arrivasse Harry, sapevo di essere dietro a lui e a Lindelof. Anche nelle stagioni precedenti ero la terza scelta, ma dopo qualche partita mi ero già preso spazio. Amo le sfide, e quando arriva un nuovo rinforzo nel tuo ruolo devi alzare il tuo livello. Se fossi rimasto avrei accettato tutto ciò, e sono sicuro che avrei giocato un numero di partite adeguato, ma anche la Roma rappresentava una sfida. È l’occasione per imparare a vivere in una cultura diversa. Pochissimi giocatori inglesi vanno all'estero. Quelli che lo fanno, sono buoni giocatori, altrimenti non se ne vanno. Il problema principale credo sia la lingua: i termini del campo si possono imparare, fuori dal campo è importante comunicare il più possibile. C'è grande divisone con i compagni che non sanno l'inglese. Imparando, invece, posso avvicinarli e conoscerli presto".

Parentesi inoltre sulla mancata convocazione in Nazionale: “Sono deluso, ero abituato ad essere convocato con l’Inghilterra. La scelta definitiva però spetta sempre all’allenatore, le mie ambizioni restano le stesse. Il calcio a volte è questione di opinioni, e naturalmente non sono d’accordo con la sua decisione. Spero di tornare un giorno. Con Southgate mi sembra difficile, ma mai dire mai”.

Chiosa finale sul delicatotema relativo al razzismo: “Le nostre voci devono essere prese in considerazione. Spero che le istituzioni e gli organi calcistici possano essere più vicine ai calciatori, ma già sento che questa coesione stia crescendo. È brutto vedere certe cose pensando che ci sono dei bambini a guardare la tv, il razzismo non deve esistere”.