serie d

Ricciardo: “Non mi sono mai pianto addosso, affronto la vita con incoscienza. La musica e il mio paese…”

Il bomber rosanero racconta le sue origini e si proietta alla sfida di domenica pomeriggio contro il Marina di Ragusa

Mediagol77

Giovanni Ricciardo si racconta.

Il centravanti de Palermo classe '86 ha finora realizzato due reti in campionato, entrambe messe a segno nella gara vinta dagli uomini di Pergolizzi per 3-2 sul San Tommaso. Il possente bomber messinese, attraverso le colonne dell'edizione odierna de 'Il Corriere dello Sport', ha parlato delle sue origini e dei suoi obiettivi futuri.

"Ho sempre vissuto a Ficarra, paese piccolissimo e magico. Anche per i turisti. Chi arriva, respira aria speciale: la gente ti fa stare bene. Il cuore e i miei affetti sono lì. Penso che la vita sia bella, malgrado quello che si vede in giro, e che vada affrontata con serenità e con una dose d’incoscienza. Elementi fondamentali del mio modo di essere. Nato lo stesso giorno di Beethoven? Adoro la musica . Ho suonato fin da bambino il sax, soprano anche nella banda del paese e avevo talento. Ero al Conservatorio e mi stavo diplomando al liceo scientifico quando il calcio mi ha rapito. Rientravo a casa con le ginocchia sbucciate dopo ore passate in un campetto rimasto in cemento, sotto un sole cocente, senza mai piangermi addosso. Oggi, per hobby, suono la chitarra e la porto sempre nelle trasferte e nei ritiri. Mi diverte e canto canzoni che capisco, tipo Vasco, Battisti, Ligabue".