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Rajkovic: “Io allenato da Mourinho, vi racconto. Disoccupato dopo Palermo? Voglio la Serie A, mi alleno e aspetto che…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex rosanero, Slobodan Rajkovic, difensore serbo attualmente svincolato

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Parla Slobodan Rajkovic.

Ancora alla ricerca di una sistemazione dopo il fallimento del Palermo, costretto a ripartire dalla Serie D a causa della mancata iscrizione in Serie B, il difensore serbo - per tutti Bobo -, nonostante i suoi 30 anni già compiuti non ha alcuna voglia di appendere le scarpette al chiodo, anzi spera di potersi nuovamente confrontare con una nuova realtà calcistica.

Intervenuto ai microfoni di 'Gianlucadimarzio.com', Rajkovic, ha raccontato la sua nuova vita da disoccupato: "Per ora vivo a Belgrado e mi alleno almeno 4 ore al giorno. Ho un preparatore atletico eccezionale che mi segue passo passo. Passo le giornate tra campo e famiglia e mi dedico molto ai miei tre figli. La Serie A? Mi piace come tutto il calcio italiano.Mi sono concesso appena due settimane di vacanza. Poi ho pensato solo a lavorare e a mettermi apposto per la chiamata giusta. Perché arriverà, ne sono certo. E io sono pronto a rispondere presente".

La sua prima avventura in Italia a Palermo nel 2006: "Fin da piccolo sognavo di giocare in Serie A perché era il campionato che seguivo in tv. Idoli? Mihajlovic e Stankovic. Poi mi piacevano molto Nesta e Rio Ferdinand. Nella mia carriera ho giocato con Jacopo Sala, mio compagno già ai tempi del Chelsea".

Nel passato dell'ex difensore rosanero anche Josè Mourinho, che l'ha allenato nel 2005, durante la sua breve esperienza a Londra: "Sono arrivato lì che lui era l’allenatore dei blues. Poi non sono riuscito mai a giocare per motivi burocratici, ma ho imparato tantissimo con quei campionai. Esperienza al Twente? Vincere lì è stato ancora più bello: eravamo in grandissimo gruppo, ma nessuno si aspettava di poter conquistare il campionato. Ten Hag vice allenatore? Si vedeva che aveva idee geniali. Un grande. E la sua carriera con l’Ajax gli ha dato ragione".

L'emozione di indossare anche la maglia della sua Nazionale serba: "Ritrovarmi nello spogliatoio con Sinisa Mihajlovic è stata una grande emozione. Abbiamo legato tanto e infatti quando ho scoperto della sua malattia gli ho subito scritto. Io il cellulare lo uso solo per telefonare e mandare messaggi. Così ho fatto anche con Sinisa. Ma lui è un grande, è fortissimo e supererà anche questa", ha raccontato Rajkovic.