Felice e spensierato. Sono questi gli aggettivi che rispecchiano al meglio lo stato d'animo di Andrea Pirlo. Dopo una carriera trionfale in Italia, il regista ormai da un anno e mezzo gioca in MLS nella squadra della 'Grande Mela', il New York City.
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Pirlo: “A New York mi diverto e non mi stresso. Sono stato ad un passo dal Real Madrid”
Le parole dell'ex centrocampista di Milan e Juve.
Dopo un inizio complicato, il centrocampista bresciano è riuscito ad arrivare fino alle semifinali di Conference, prima di essere eliminato dal Toronto dell'altro talento italiano emigrato, Sebastian Giovinco. Ai microfoni di 'Marca', l'ex bianconero ha parlato della sua esperienza negli Stati Uniti e ha poi ricordato gli inizi della sua lunga e positiva carriera: "Ho scelto di venire a giocare qui perché non volevo smettere, ma volevo distaccarmi un po' dallo stress del campionato italiano. Qui il calcio è bello, anche se più fisico. E poi New York è una città fantastica - ha ammesso -. L'Italia? L'Inter era la squadra del mio cuore, così realizzai un sogno quando ci andai. Anche se cambiarono tanti giocatori e allenatori in quel periodo. Poi io non fui continuo e loro mi cedettero. Al Milan poi sono cresciuto definitivamente e per questo ringrazierò sempre Carlo Ancelotti, che è un allenatore fantastico. Siamo diventati una delle squadre più forti del mondo e abbiamo vinto anche due Champions League, anche se potevano essere tre se non ci fosse stata quella notte di Istanbul. Quella rimonta nessuno la sa spiegare. Nel 2010 potevo andare al Real Madrid, che in quel momento era allenato da Fabio Capello. Mi volevano, molti giocatori di quella squadra mi contattarono per farci accettare la proposta. A me avrebbe fatto anche piacere giocare in una squadra di quel calibro, ma ero sotto contratto con i rossoneri. Juve? La squadra bianconera veniva da qualche anno difficile e aveva voglia di tornare a vincere come sempre, ovvero quello che cercavo anche io in quel momento".
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