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"Perché non sono arrivato a Palermo già due anni fa? La direzione del Siena non mi consentiva di andare via. Non potevo lasciare, Sannino era uno dei considerati da Zamparini, che mi chiese «meglio Sannino o Gasperini?». Gli consigliai Gasperini ma poi scelse Pioli. Io intanto presi Sannino a Siena. Il presidente credeva che avessi fatto il furbo, ma non era così: in quel momento Sannino non era pronto per una piazza come Palermo". Sulle colonne di "TMW Magazine", Giorgio Perinetti ripercorre il lungo corteggiamento che ha coinvolto il Palermo, se stesso e il tecnico Giuseppe Sannino, conclusosi la scorsa estate con un matrimonio che non è però andato a buon fine. "Questa è la mia esperienza professionale meno felice - ha spiegato il consigliere damministrazione del Palermo -, ma quando sono arrivato ho trovato alcuni giocatori precedentemente acquistati, cera la necessità di sistemare 44 calciatori, ne ho sistemati 43 e cè stato un fermo sulla campagna acquisti dovuto alla volontà di valutare alcuni giocatori e poi intervenire eventualmente a gennaio. Sannino nella sua prima esperienza di Palermo ha faticato ad inserirsi a causa dei suoi metodi, secondo me comunque efficaci, e così abbiamo deciso di richiamarlo".
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