Le riflessioni di Rosario Pergolizzi.
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Pergolizzi: “Palermo vive di immagine, risultati non bastavano. Futuro? Rispondo così”
Le dichiarazioni di Rosario Pergolizzi sull’avventura al Palermo
L'allenatore siciliano, che ha guidato la rinascita del Palermo in questa stagione di Serie D, non è stato riconfermato dalla società nonostante la vittoria a tavolino del campionato, in virtù della posizione in testa alla classifica, a seguito dello stop dettato dall’emergenza Covid-19. A parlarne è stato il tecnico stesso ai microfoni di TMW, gettando anche uno sguardo al futuro prossimo.
“Abbiamo risolto consensualmente. Purtroppo — ha spiegato Pergolizzi — avevo la sensazione che troppo spesso i risultati non bastassero mai, complicando un sacco di situazioni. È una società giovane, che sta crescendo e che vive di immagine. Abbiamo pensato che fosse meglio proseguire in direzioni diverse. Futuro? Sono ancora in attesa, ho fatto qualche chiacchierata ma sul tavolo non c’è ancora niente di concreto. Sono molto tranquillo, per me è stato un anno di crescita importante, sia come uomo che come allenatore. Mi fa piacere un po' di serenità nel poter scegliere la mia prossima destinazione e poter prendere del tempo per pensarci”.
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E a proposito di ripresa dei campionati, eventuali nuovi stop e verdetti a tavolino nei campionati minori: “Sono d’accordissimo con le promozioni a tavolino: Reggina, Vicenza e Monza hanno dimostrato di essere le squadre più forti. Hanno investito e sono meritevoli del risultato conseguito, come lo è stato per noi al Palermo. E sono d’accordo anche sulle retrocessioni: purtroppo se una squadra era ultima vuol dire che fino a quel momento era stata la peggiore del campionato, inutile girarci attorno. In primo luogo però era giusto ricominciare a giocare per riportare un po' di calore nelle case delle persone, in modo a tornare a godere del calcio e anche dare un po' di speranza alla gente. Non sono in grado di fare pronostici: si ricomincia da zero. Mi sento di dire che spero che l’introduzione delle cinque sostituzioni sia solo temporanea e non rimanga in maniera permanente. Va bene per questa stagione, perché temo che la lunga pausa porterà a molti infortuni muscolari. Vedo comunque tutto aperto sia per lo Scudetto che per la retrocessione: il distacco è contenuto, quindi ci sarà lotta fino alla fine. Un eventuale secondo blocco obbligherà ad insistere nel rispettare il protocollo sanitario, per tenere sotto controllo la situazione. In questo modo potremo dare continuità alla stagione. A mio avviso però servono dei contributi da parte della FIGC che aiutino le società a prevenire un altro stop che potrebbe essere devastante sul futuro del calcio italiano. Io spero si tornino presto a vedere tifosi sulle gradinate, magari distanziati o solo gli abbonati. È fondamentale che a godere del pallone non siano solo gli addetti ai lavori ma anche i tifosi. Credo sia dovuto tutto alle accortezze e ai protocolli sanitari. Spero che le cose possano tornare come prima al più presto possibile”.
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