Alberto Pelagotti si racconta, tra presente e futuro.
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Pelagotti: “Mi vedo in A con il Palermo, ma sarà difficile. Under? Ho una speranza”
Le parole di Alberto Pelagotti sul suo futuro col Palermo
L'estremo difensore del Palermo è stato uno dei protagonisti della stagione di Serie D, conclusasi in anticipo a causa dell'emergenza Coronavirus. Carisma, sicurezza e maturità: caratteristiche che hanno fatto sì che il portiere toscano divenisse una delle pedine più importanti per la conquista della promozione, trascinando i compagni verso il ritorno tra i professionisti. Un successo raggiunto qualche giorno fa, seppur lontano dal campo.
In un'intervista rilasciata ai microfoni del Giornale di Sicilia, Alberto Pelagotti ha ripercorso alcuni momenti vissuti con la maglia rosanero che gli sono rimasti particolarmente impressi nella memoria: “Due su tutti: il bagno di folla il primo giorno a Petralia e il boato all’ingresso in campo nella partita con le leggende. Quanto è stato determinante il supporto dei tifosi da uno a dieci? Dodici. Sembra una fase fatta, ma giocavamo sempre in dodici, in casa ed in trasferta. Il loro sostegno costante ci sprona a dare sempre il massimo per questi colori, così come il senso di appartenenza del presidente Mirri”.
E sul rapporto con i compagni, tra l’essere il trascinatore degli over sui social ed una guida dentro e fuori dal campo per gli under: “Ognuno di noi sa fare gruppo in modo differente. Basti pensare a Santana e Crivello che sono antisocial per eccellenza, ma sono dei trascinatori. I social sono stati indispensabili per restare in contatto tra noi, ma anche per interagire con i tifosi. I nostri under sono davvero forti e soprattutto sono bravi ragazzi. Insieme agli altri over ho sempre provato a spronarli, alla loro età bisogna sudare il doppio e questo non devono dimenticarlo. Spero - continua Pelagotti - che molti di loro possano proseguire il percorso qui”.
Infine, una battuta sul futuro: “Palermo ormai è casa mia, quando passeggio per Mondello saluto più gente che ad Empoli. Mia moglie e i miei bimbi sono tornati in Toscana, ma non vedono l’ora di ritornare. Il futuro di Pelagotti e il Palermo? Faccio gli scongiuri, ma devo per forza rispondere in Serie A. Nella vita bisogna avere chiari gli obiettivi e visualizzarli di continuo affinché si possano centrare. Sarà un percorso difficilissimo e ricco di insidie, ma proprio per questo incredibilmente affascinante”.
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