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Palermo-Verona: il commento finale. Il sogno è realtà, la salvezza è rosanero

PALERMO, ITALY - MAY 15:  Franco Vazquez of Palermo celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between US Citta di Palermo and Hellas Verona FC at Stadio Renzo Barbera on May 15, 2016 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Il Palermo ha affrontato il Verona nel match decisivo per la lotta per non retrocedere.

Mediagol28

Di Nunzio Alessandro Bellomonte.

Di grandi risultati il Palermo dell'era Zamparini ne ha ottenuti spesso, ma raramente un traguardo era stato così vissuto e atteso dalla piazza palermitana  Vittoria doveva essere e vittoria è stata, salvezza doveva essere e salvezza è stata.  Ballardini e i suoi hanno regalato agli olre trentamila presenti una notte da sogno, una gioia indimenticabile, sofferta ma per questo ancora più speciale.

Al di là della dietrologia il Verona si è battuto con veemenza, cercando in ogni modo di fermare la corsa verso la salvezza del Palermo, che ha avuto la meglio grazie soprattutto all'apporto di quei giocatori che nella prossima stagione non vestiranno più la maglia rosanero. Il gol del vantaggio è stato un'invenzione di Vazquez, Sorrentino ha salvato più volte la porta, mentre Maresca ha portato il risultato sul 2-1. 

Paura soprattutto a inizio ripresa, quando il Verona ha trovato il pari con Viviani. Pochi istanti da incubo, anche considerato la tranquilla vittoria del Carpi a Udine. Poi la riscossa con Maresca e Gilardino che hanno messo una certa distanza tra il Palermo e l'incubo retrocessione. I brividi però sono finiti soltanto al fischio finale visto che il gol di Pisano ha rimesso in discussione la salvezza fino alla fine. 4 lunghissimi minuti di recupero, poi la festa in campo e sugli spalti.

Il Palermo ha mostrato ancora una volta  pregi e difetti tipici di questa squadra: carattere e qualità negli interpreti offensivi ed errori madornali in marcatura. Ma sospinti da un pubblico straordinario gli uomini di Ballardini hanno saputo superare i limiti e le difficoltà di una gara non semplice, conquistando un traguardo che da scontato era diventato a un certo punto irraggiungibile. La salvezza è un vero e proprio trionfo, un piccolo-grande miracolo sportivo che per emozione collettiva generata è forse seconda soltanto alla storica prima promozione della gestione Zamparini.