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Palermo: Nestorovski e compagni vogliono i soldi da Arkus Network. Processo Zamparini, altro rinvio

Mediagol92

Le ultime novità relative alle vicende giudiziarie legate al vecchio Palermo

"Il Palermo non muore mai. Ma qui non si parla di calcio e di indomite prestazioni sportive, bensì della società che fu di Zamparini e poi di Tuttolomondo".

Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando della situazione legata all'U.S. Città di Palermo, società che lo scorso giugno non ha iscritto la squadra al campionato di Serie B perdendo il titolo sportivo, poi assegnato dall'amministrazione comunale a Hera Hora. Gli ex calciatori rosanero hanno intrapreso le vie legali nei confronti della società, che non ha onorato e pagato tutti gli stipendi.

La Lega deve al club rosanero 5 milioni di euro, ma la somma è già stata pignorata da altri creditori. La richiesta dei calciatori è quella che tale cifra venga destinata prioritariamente al pagamento i loro stipendi: "Nestorovski e compagni hanno ottenuto che la sezione fallimentare del tribunale di Palermo discutesse ieri un procedimento cautelare, per consentire loro, in quanto lavoratori e creditori privilegiati, di scavalcare gli altri «pretendenti»", si legge sul quotidiano. La decisione verrà presa nei prossimi giorni, con i giudici che sono ancora a lavoro sull'istanza di concordato preventivo presentata dai Tuttolomondo: "Con quali soldi Arkus intenda far fronte agli impegni da assumere in caso di sì al concordato, procedura che eviterebbe il fallimento, non è dato sapere, almeno per adesso".

Il revisore contabile Giovanni La Croce nella sua relazione ha fissato i debiti in 53 milioni e 300 mila euro. Lo stesso commercialista era stato parecchio diretto sia con Zamparini che con i Tuttolomondo: "Se verrà dichiarato il fallimento tutti rischiano di finire coinvolti in una indagine per reati molto più gravi di quelli emersi finora, perché scatterebbe la bancarotta fraudolenta".

Per quanto riguarda il processo a Maurizio Zamparini, accusato di falso in bilancio e false comunicazioni sociali, ieri si è svolta un'udienza. La decisione della quarta sezione penale del tribunale penale di Palermo è stata quella di un rinvio al mese di ottobre, ancora con schermaglie procedurali (legate ad alcune intercettazioni, ndr) tra il pm Andrea Fusco e la difesa dell'imprenditore friulano, rappresentata dall’avvocato Fabrizio Biondo.